Si inizia con i recenti risultati delle elezioni europee di domenica, che in Italia hanno decretato il trionfo del PD di Matteo Renzi, Presidente del Consiglio in carica.
Una vittoria con il partito del premier che si è attestato sopra il 40% (40,8%), doppiando il M5S di Beppe Grillo, che non è andato oltre il 21,2%. Male Forza Italia, partito fermo al 16,8%i.
Il cartello luminoso che la regia di Quinta Colonna ci propone e’: Renzi fa 40 e il grillo più non canta.
Poi il servizio dal titolo l’Italia si è risvegliata così. Una serie di interviste alla gente comune dagli spazzini ai fruttivendoli fino ai giornalai che iniziano a lavorare alle tre, quattro di mattina e sono tra i primi ad aver conosciuto l’esito elettorale.
Grillo prima e dopo il voto. Per iniziare il conduttore lancia il servizio sul Comizio finale di Beppe Grillo a Piazza del Popolo a Roma:La Rabbia di Grillo Prima del voto. E subito ci si interroga; Le 5 Stelle cadenti: chi ha fermato Grillo? Poi segue il video messaggio post elettorale di Grillo e il suo Maalox contro l’acidità di stomaco per la vittoria di Renzi.
Il giornalista Alessandro Sallusti interviene sulla questione Grillo e il suo 21,2%. Chiarisce che se il movimento di Grillo e’ diventato così forte le risposte sono da trovarsi nella disaffezione della politica tradizionale ai problemi concreti della gente comune. Poche politiche per le persone, molti attenzioni ai vicini europei tedeschi e francesi: un vuoto che ha aperto spazi inaspettati.
Per Barbara Palombelli la campagna elettorale di Grillo e del suo M5S nell’ultima fase e’ stata contrassegnata da toni forti ed esasperati. Nei suoi comizi ha riempito le piazze, girando l’Italia mentre Berlusconi ha fatto una campagna contro Grillo con meno attenzione verso il suo partito. Forse inconsapevolmente ha aiutato Renzi con i suoi continui attacchi contro Grillo.
Inoltre per la giornalista l’Europa odierna che si è delineata con queste ultime elezioni, e’ inquietante per la recente vittoria di partiti di estrema destra antieuropea come quello di Marine Le Pen.
Tra gli ospiti di questa puntata di Quinta Colonna segnaliamo, tra gli altri, Michaela Biancofiore di Forza Italia, Simona Malpezzi del PD, Daniele Martinelli, ex responsabile della Comunicazione del Movimento 5 Stelle, Federico Gelli del PD, Jacopo Fo ex-simpatizzante 5 Stelle.
Ieri il voto, oggi i fatti. Ancora ad intervenire e’ la Palombelli che chiarisce come il parlamento italiano ha tre forze principali PD, Grillo e PDL. Renzi e Grillo ora debbono portare qualcosa a casa, dei risultati chiari e sicuramente entrambi stanno già lavorando per questo.
Poi il tema del lavoro con la grande e diffusa migrazione di aziende italiane trasferitesi in Romania. La delocalizzazione, figlia della globalizzazione, spinge gli imprenditori a lavorare dove il costo del lavoro e’ a buon mercato. Come esempi, la regia di Quinta Colonna mostra un servizio su grandi marchi di jeans e vestiti prodotti all’estero e rivenduti in Italia a prezzi 15/20 volte più elevati.
Barbara Palombelli sottolinea la difficile situazione italiana di giovani e impiego. Pur di lavorare si accetta qualsiasi cosa, anche 400€ al mese per 40 ore settimanali. Quindi a seguire le storie di tante famiglie e piccoli imprenditori che han perso il lavoro, la casa e le speranze di vita. Quasi in chiusura, l’esame del Parlamento europeo. Si scopre che più della metà dei parlamentari e’ assente, che godono di enormi privilegi compresi i rimborsi di viaggi per famiglie e amici. Gli sprechi di Bruxelles stridono con la miseria dei senza lavoro.