Nell’anteprima, un ansiogeno servizio su un uomo che, facendo parapendio, rischia di schiantarsi al suolo a cusa di un grifone impigliato.
Il riepilogo iniziale promette animali, insetti, natura che si ribella e cataclismi assortiti.
Partono dunque i servizi. In sequenza: prima un toro impazzito nell’arena di una corrida, poi un filmato su alcuni uomini intrappolati in un canyon a causa di una pioggia torrenziale; infine “a danza vincente della mangusta, una mangusta e un mamba nero che si girano intorno.
I video scorrono veloci: ce n’è uno su un selfie pericoloso, cioè una manta che ha rubato la telecamera ad un sub fino a quando, dopo diverso tempo, l’ha lasciata cadere a fondo. Il sub si era distratto per scattarsi una foto.
Dopo la dura vita di una mamma orso a pesca per i suoi cuccioli, Fiammetta Cicogna ci mostra il gruppo di Andrea Lanciano, che fa parkour: si tratta di una disciplina che coniuga acrobazie ed arti marziali. Solitamente il suo teatro è la città, ma Andrea e i suoi hanno scelto di farlo in mezzo alla natura. Siamo a Cottanello, tra Umbria e Lazio.
Se ci eravamo rilassati davanti alla bellezza del paesaggio di Cottanello, ecco servito un tornado a Saint Louis, in Missouri.
Dopo il primo blocco pubblicitario, la trappola bianca sull’Annapurna. Lungo la montagna dell’Himalaya scivola una lastra di ghiaccio: una nuvola di neve inghiotte tre alpinisti che si erano avventurati sulla vetta nonostante le condizioni avverse. Incredibilmente, questi incoscienti si salvano.
Arriva il turno del primo wild quiz, riguardante il destino di alcuni galli che non lasciano riposare i clienti di un albergo. Quale sorte li aspetta? Finiranno in pentola? No, l’accalappiapolli Armando non è riuscito ad acciuffarli, con buona pace del proprietario dell’albergo.
Un breve sguardo alle evoluzioni di Marco e soci e si passa ai piranha carnivori: un impavido Steve Backshall ce ne mostra uno, poi ci fa vedere anche la sua prima ferita da piranha; cose che capitano, se gli metti le dita in bocca per mostrare i denti. E no, non c’entra che questi pesci siano carnivori.
Giusto per proseguire in leggerezza, una bella invasione di topi nelle fattorie di una cittadina austrialiana. I roditori si riproducono velocemente; gli agricoltori sperano che lameno una piccola parted della semina possa salvarsi. Nel frattempo, topi ovunque: una famiglia ne ha presi 30 in casa, in una sola notte.
L’invasione termina quando il territorio è devastato e il raccolto rovinato: i topi iniziano a mangiarsi tra di loro ma, ovvimente ci dicono a Wild, non possono stare tranquilli perché non sanno quando potrebbe ripetersi un fenomeno simile.
Accantonato il tono apocalittico e i rimandi alle piaghe bibliche, dai topi si passa all’impresa di Simone Moro, che sfida la montagna del Nanga Parbat.
In Ungheria un ragazzo di 17 anni ha sviluppato un rarissimo tumore: la sua lingua ha una dimensione enorme (per intenderci: non entra in bocca), relegandolo ad una vita chiuso in casa. Dopo che una tv tedesca si è interessata al suo caso, è stato sottoposto a un intervento di chirurgia plastica: ora la sua lingua ha una dimensione ridotta, è tornato a scuola, si è diplomato e ha trovato lavoro. Lo attende ancora un’altra operazione, ma intanto la sua è diventata una vita normale.
Nel frattempo, tra un filmato e l’altro, Carlton Myers è immerso in una crocodile experience, intento a mostrare alla telecamera rettili pericolosissimi.
Senza alcun filo conduttore, parte un servizio sul terremoto in Umbria del ’97: vengono riproposte le immagini del crollo della navata della Basilica di Assisi. E si ritorna ai rettili di Carlton Myers.
Ancora sul tema di strane sindromi che colpiscono i più giovani, adesso a Wild si parla di sindrome di Prader Willi, una malattia genetica che causa una forte crescita di peso. Questi ragazzini, hanno problemi respiratori e cardiaci, spesso il diabete; a ciò si aggiungono difficoltà quotidiane come trovare dei vestiti, lottare continuamente contro lo stimolo della fame.
Ancora bambini, il peso supera i cento chili: seguiamo questi ragazzini nelle case di cura che li aiutano a dimagrire. Il percorso è lungo: le persone affette sono ossessionate dal senso di fame e, non esistendo una cura, lottano tutti i giorni per tutta la vita.
Nel servizio successivo, la ricostruzione di un disastro aereo: il velivolo precipita nel deserto; uno dei passeggeri ha un polmone perforato e riesca a malapena a stare in piede. I superstiti sono costretti a bere la loro urina; una di loro, Lynette, trova delle larve sulle ferite al braccio e, ovviamente, la telecamera dedica a quelle larve un indimenticabile primo piano. Alla fine arrivano i soccorsi; scopriamo che il pilota morirà due anni dopo in un altro incidente aereo.
La puntata termina con le acrobazie del gruppo di parkour nella natura; prima di lanciare la sigla però, Carlton Myers ci ricorda di stare lontani dai rettili. Come se coccodrilli e serpenti si trovino normalmente dietro l’angolo.
Linea a Piero Chiambretti.