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Crash quest’anno vuole occuparsi del Paese con il più alto numero di persone in fuga, la Siria, raccontando il dramma dei profughi e il percorso che sono costrette a effettuate le persone in fuga dagli orrori della guerra per arrivare l’Italia e tentare, successivamente di attraversarla per raggiungere altre mete. La meta sono di soliti i Paesi del Nord Europa, in particolare la Germania e la Svezia, dove chiedere asilo politico ricongiungendosi così ai familiari e ai compaesani già accolti in quelle Nazioni. L’ostacolo da dover superare è di non venire identificati in Italia per non essere poi obbligati a restare nel nostro Paese, in cui l’accettazione delle domande d’asilo e i ricongiungimenti – oltre alle generali condizioni d’accoglienza dei rifugiati – sono sottoposti a procedure molto lente e svantaggiose.
Crash propone una serie di interviste inedite e di interessanti testimonianze, talvolta rilasciate sotto copertura, di cittadini siriani che hanno attraversato il Mediterraneo lungo le rotte gestite dai trafficanti libici. Storie di naufraghi, di feriti e di giovani che hanno abbandonato l’uso delle armi, di nuclei familiari distrutti e donne lasciate sole con i loro bambini. La complessa e delicata situazione all’arrivo è gestita da una rete di solidarietà di volontari italiani di origine araba che, in forma riservata, opera a favore dell’accoglienza.
Grazie a loro, in via del tutto eccezionale, è stato possibile realizzare le riprese e la documentazione dal vivo delle attività di assistenza all’esodo siriano.
L’assemblea generale dell’Onu, con una risoluzione adottata all’unanimità, decise di dedicare una giornata mondiale ai rifugiati, per riaffermare i valori sui quali sono basati gli accordi internazionali in materia di protezione dei rifugiati. La giornata, riconosciuta a livello universale, costituisce un sostegno agli sforzi che l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (Unhcr), le Ong e le altre organizzazioni impegnate nel settore compiono insieme per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sofferenze dei rifugiati.