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Promosso dalla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin con la Rai, il premio è stato istituito per ricordare i giornalisti Marco Luchetta, Alessandro Ota e Dario D’Angelo, componenti di una troupe Rai, che persero la vita a Mostar nel gennaio ’94 a causa dello scoppio di una granata ed anche l’operatore Miran Hrovatin, ucciso poco tempo dopo a Mogadiscio insieme con la giornalista Ilaria Alpi.
A vent’anni esatti da quei drammatici eventi che hanno segnato indelebilmente nella memoria l’anno 1994, questa edizione 2014 del Premio Luchetta vuole ricordare altri 2 anniversari: i 60 anni della fondazione della Rai – Radio Televisione Italiana e i 50 anni dall’insediamento della sede Rai del Friuli Venezia Giulia. Nato con l’obiettivo di rivolgersi a giornalisti, tele-cineoperatori e fotoreporter che nell’ambito della loro professione hanno riportato le tematiche riguardanti abusi e sopraffazioni perpetrate ai danni dei bambini, il premio durante tutte le edizioni precedenti ha focalizzato l’attenzione sulle corrispondenze dai fronti “caldi” di tutto il mondo.
L’edizione di quest’anno è caratterizzata da alcune novità, tra le quali la Presidenza della Giuria, che ha valutato le opere in gara, affidata al Direttore della Rai TGR Vincenzo Morgante. Oltre ai componenti storici, si sono poi aggiunti:Nino Rizzo Nervo, il Presidente della Scuola di Giornalismo di Perugia; Barbara Scaramucci, Direttore di RaiTeche ed Elena Polidori della FNSI. Altri giurati sono: Maarten van Aalderen, Presidente Associazione Stampa Estera in Italia; Stefano Marroni, Vicedirettore Rai TG2; Mauro Mazza, Direttore Rai Sport; Giuliano Giubilei, Vicedirettore Rai TG3; Paolo Possamai, Direttore de “Il Piccolo”; Oman Monestier, Direttore de “Il Messaggero Veneto”;DusanUdovic, Direttore del “PrimorskiDnevnik”; Giovanni Marzini è il segretario di Giuria.
Un’altra novità è la partecipazione estesa anche alle testate giornalistiche web, purché registrate. Momento “clou” del Premio sarà la serata speciale intitolata “I Nostri Angeli”, che si terrà giovedì 3 luglio al Politeama Rossetti del capoluogo giuliano. L’evento, condotto da Duilio Giammaria, sarà ripreso da Rai1, trasmesso il 17 luglio, e caratterizzato da un omaggio al tele-cineoperatore Miran Hrovatin, assassinato barbaramente in Somalia insieme alla giornalista Ilaria Alpi; a lui sarà dedicato il documentario di Videoest “Saluti da Miran”, presentato in una versione inedita comprendente una lunga intervista a Ian, figlio di Hrovatin. Oltre a rappresentare un commovente ricordo dell’operatore scomparso, il documentario riporta alcune immagini di repertorio girate da Hrovatin stesso nei suoi reportage di guerra tra Bosnia, Somalia ed il Sahara.
In suo omaggio avverrà anche un percorso espositivo consistente nelle 10 migliori foto in suo ricordo, a cura di Prandicom per la Fondazione Luchetta. Non mancheranno poi durante la serata trasmessa dal Politeama Rossetti di Trieste momenti di puro spettacolo con ospiti prestigiosi: si esibiranno i tenori de “Il Volo”, reduci da un tour di successo a New York e la cantante Ilaria Porceddu, rilevazione di Sanremo Giovani, che si esibirà sul palco con il rapper RoutyMiura. Sono già stati resi noti i nomi dei vincitori: il Premio “Luchetta” – Sezione tvper il miglior servizio giornalistico: a Flavia Paone, inviata del TG3 per la cronaca dello sgombero della discarica rom vicino a Giugliano, Napoli,Premio “Luchetta” -Sezione quotidiani periodici: premiato l’articolo di Lucia Capuzzi di “Avvenire”, su “La rivolta dei baby operai boliviani”.Premio “Ota”per miglior servizio giornalistico fino a 45’ aLucia Goracci per Rai3-DOC 3 con il reportage “Le bambine non vanno a scuola” sul diritto all’istruzione rivendicato dalle bambine adolescenti del Pakistan. Premio “D’Angelo” -Sezione stampa estera: a Harriet Sherwood, corrispondente dalla striscia di Gaza del quotidiano inglese “The Guardian”. Premio “Hrovatin” -Sezione Fotoreporter: premio per la migliore immagine fotografica all’unico uomo, lo svedese NiclasHammarström per il quotidiano “Aftonbladet” che ha immortalato alcuni bimbi di Aleppo.