Al primo, otto puntate di 50 minuti, lavorerà il regista de La Grande Bellezza, al debutto in una produzione televisiva. Per il secondo invece, è stato chiamato Dante Ferretti, scenografo vincitore di tre Oscar, tra cui quello per The Aviator di Martin Scorsese. Spetterà dunque a lui ricreare la cittadina di Clerville in cui l’ispettore Ginko dà la caccia allo spietato ladro.
Entrambi i progetti di Sky saranno realizzati in Italia, con budget di circa 22milioni di euro ciascuno e coinvolgendo un cast internazionale, così da portare le due serie all’attenzione di un pubblico il più ampio possibile. Inoltre, proprio per attrarre investimenti in Italia, saranno realizzate quasi integralmente nel nostro paese, dando vita a un totale di 7000 posti di lavoro.
Diabolik in particolare verrà girato negli studi di Cinecittà, di cui spesso i lavoratori hanno denunciato il rischio di una possibile chiusura a causa dei trasferimenti delle produzioni all’estero; un rischio che, se divenisse realtà, comporterebbe la perdita di un patrimonio non solo artistico ed economico, ma anche culturale del Paese. Con questo progetto di Sky invece, i teatri di posa che un tempo hanno reso celebre il cinema italiano nel mondo, tornano luogo di una produzione televisiva internazionale per circa un anno: la più grande dell’ultimo trentennio per durata e maestranze coinvolte.
La serie è firmata da Cattleya, società già dietro agli acclamati Romanzo Criminale e Gomorra, e sarà il primo adattamento televisivo del fumetto delle sorelle Giussani. Un vero e proprio cult, entrato nell’immaginario collettivo grazie a un protagonista criminale, una compagna di vita affascinante e anche grazie a un’intuizione delle autrici sul formato stesso del fumetto. L’opera infatti, arriva nelle edicole nel 1962 in formato tascabile, così che i lavoratori potessero leggerlo al mattino in treno o in autobus.
Per quanto invece riguarda The Young Pope, si tratta di un progetto Wildside, che per Sky ha appena terminato 1992. Scritta in collaborazione con Stefano Rulli e Umberto Contarello, la struttura narrativa sarà ispirata a True Detective; al centro della storia, un immaginario Papa italo-americano e i suoi conflitti interiori.
L’auspicio è che queste due nuove serie di Sky siano solo il primo capitolo di un’Italia che torna ad essere un punto di riferimento per l’industria cinematografica mondiale.