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Lucia Annunziata lascia la Rai. La giornalista, conduttrice della storica trasmissione Mezz’ora in più, in onda la domenica pomeriggio su Rai 3, ha rassegnato le dimissioni dalla TV di Stato.
Lucia Annunziata lascia la Rai, l’approdo nel 1995
Lucia Annunziata lascia la Rai dopo 28 anni di servizio nella TV di Stato. Qui, infatti, è arrivata nel 1995, quando è approdata su Rai 3 con la trasmissione Linea notte. Nel 1996 riceve la nomina a direttrice del TG3, ruolo che ha ricoperto per due anni, sino al 1998.
Nel 2003, poi, diventa Presidente della Rai: status che ha mantenuto sino al maggio 2004, quando ha rassegnato le dimissioni. È stata la seconda donna a rivestire tale incarico dopo Letizia Moratti.
Nel 2005, Lucia Annunziata debutta con In Mezz’ora, oggi Mezz’ora in più e in programmazione con ottimi ascolti. Ed è proprio in tale format che, spesso, ha attirato le critiche dei partiti che oggi presenziano nel governo.
Quale futuro attende la conduttrice
Ora che Lucia Annunziata ha lasciato la Rai si potrebbero aprire vari possibili scenari in merito al suo futuro professionale. Al momento, bene premetterlo, non c’è alcuna ufficialità. Tuttavia non mancano le ipotesi. Tra le più forti c’è quella che vorrebbe un approdo della professionista verso Discovery. Qualora ciò si verificasse, Annunziata seguirebbe lo stesso destino di Fabio Fazio, che poche settimane fa ha annunciato l’arrivo su Nove.
Altra ipotesi è quella di un possibile approdo a La7. Sulla rete, d’altronde, dominano i programmi di approfondimento politico e, dunque, la giornalista non faticherebbe affatto a trovare un proprio spazio nei palinsesti.
Secondo altre indiscrezioni, invece, Lucia Annunziata potrebbe momentaneamente accantonare la carriera televisiva in favore di quella politica. Come ricorda Il Riformista, infatti, la cronista potrebbe candidarsi per le elezioni europee nella lista del Partito Democratico.
Lucia Annunziata lascia la Rai, in una lettera le motivazioni
Lucia Annunziata, in una lettera scritta ai vertici Rai, ha spiegato il perché ha lasciato la TV di Stato: “Arrivo a questa scelta senza nessuna lamentela personale. Giudicherete voi, ora che ne avete la responsabilità, il lavoro che ho fatto in questi anni. Arrivo alle dimissioni irrevocabili perché non condivido nulla dell’operato dell’attuale governo, né sui contenuti né sui metodi. Non condivido, in particolare, le modalità dell’intervento sulla Rai. Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà nei confronti dell’azienda che vi apprestate a governare. Non ci sono le condizioni per una collaborazione”.