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Dalle accuse, all’arresto di Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello indagato per l’omicidio della giovane di Brembate. La puntata si soffermerà sulle strategie che stanno adottando difesa e accusa, sugli esami e sulle tracce trovate. Secondo l’accusa infatti, oltre all’accertamento scientifico sul Dna di ignoto 1, il racconto dell’uomo riguardo i suoi spostamenti nella giornata del 26 novembre 2010, giorno in cui Yara è scomparsa, sono incongruenti e contraddittori.
Il 43enne, sposato e padre di tre figli, ormai in carcere da un po’, continua a dichiararsi innocente, ma sono sempre di più le prove contro di lui: sul suo computer, gli inquirenti, hanno trovato molti articoli riguardanti il caso di Brembate, inoltre il nome di Yara torna nei siti internet più consultati dal presunto assassino. Il Ris di Parma continua gli esami anche sulle vetture sequestrate a Bossetti e su due coltelli ritrovati tra gli attrezzi del muratore.
Ad incastrare l’uomo, anche i video delle telecamere di una banca nei pressi della palestra dove Yara si allenava. Per la difesa invece, Massimo Bossetti ha dato spiegazioni logiche, e dal carcere, esprime la volontà di dimostrare la propria innocenza in aula. Non manca poi la storia della famiglia Bossetti, l’uomo, incastrato dal Dna, ha infatti scoperto di non essere figlio di suo padre, ma di un altro uomo defunto con cui la madre aveva avuto una relazione segreta tempo prima. Una tragedia nella tragedia, che i due giornalisti cercheranno di raccontare in maniera dettagliata, con testimonianze esclusive, aggiornando costantemente il pubblico sui risvolti del caso e cercando di fare luce sui punti oscuri.
Ma la puntata di questa sera, non si sofferma solo sul caso di Yara, “Segreti e delitti” approfondisce infatti anche il giallo mai risolto del delitto di Garlasco, in cui venne uccisa, il 13 agosto 2007, Chiara Poggi. Qui, l’unico imputato per omicidio è Alberto Stasi e nuova luce sembra essersi accesa anche per questo caso. Il presunto assassino avrebbe infatti scambiato i pedali delle due biciclette in suo possesso, un dato decisivo ai fini della ricostruzione della vicenda.