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Per quanto riguarda il primo punto, la risposta è stata che l’ipotesi di una discesa in campo per ora «non sta né in cielo né in terra», ma mai dire mai. Ha aggiunto inoltre di non avere la competenza necessaria per cimentarsi in una carriera politica; in più non bisogna dimenticare che ora ci sarebbe un avversario particolarmente forte con cui confrontarsi. Il riferimento è naturalmente all’ampio consenso ottenuto da Renzi alle ultime elezioni europee dove, lo ricordiamo, il Pd ha superato la soglia del 40%.
E a proposito del presidente del Consiglio, Piersilvio Berlusconi, in quanto italiano e imprenditore, ha detto di tifare per un governo «che faccia in fretta riforme che diano spinta alla ripresa economica»; riforme di cui si sente l’urgenza. Da questo punto di vista Renzi ha una grandissima responsabilità, perché l’Italia «vive una crisi troppo lunga e non c’è un minuto da perdere».
Ha poi proseguito: «Sapevo che questa sera avrei rischiato un po’ di stupore, ma noi facciamo impresa, stiamo attraversando da tre anni un momento terribile, non si vedono segnali veri di una ripartenza dei consumi. È chiaro che ci auguriamo prima di tutto stabilità che fa bene per forza di cose a chi fa impresa e in secondo luogo, ma ancora più urgente, delle riforme che facciano ripartire l’economia. Penso che buona parte delle riforme di cui il governo si sta occupando, dalla quella della giustizia ad altre, siano indispensabili. Certo quelle che riguardano la ripartenza dell’economia, il lavoro, le tasse sono fondamentali». Dunque un appoggio completo al premier; aspetto assolutamente da non trascurare però, occorre prima capire come e con chi si fanno queste riforme di cui l’Italia sente il bisogno per poter registrare bilanci positivi.
Dal suo canto, Mediaset ha tagliato 620milioni in due anni e, contemporanemante, sta investendo nella realizzazione di nuovi prodotti.
Infine, rispetto al ruolo di Silvio Berlusconi e alla sua posizione di leader del centrodestra, la spiegazione risiede ancora una volta nella parola chiave «responsabilità». «Penso che mio padre -ha concluso- abbia tutto l’interesse a far cambiare in meglio il Paese, anche per un fatto di responsabilità».