Una malattia che lo aveva costretto a lasciare tutti gli impegni presi in precedenza e contro la quale nulla aveva potuto. Da oggi il mondo dello spettacolo sarà privo di un personaggio di grande spessore.
Se ne è andato a 63 anni (a novembre ne avrebbe compiuti 64) con tanto ancora da donare alla società e allo stesso spettacolo. Faletti, un comico divenuto un grande scrittore, è morto all’ospedale Le Molinette dove era ricoverato.
Artista dalle tante sfaccettature professionali, ha spaziato dalla tv, alla scrittura, ma è stato anche cantante e autore e si è dedicato anche al cinema impegnato.
La notorietà presso il grande pubblico è arrivata con “Drive in” dopo il debutto al Derby di Milano negli anni Settanta . I telespettatori lo hanno ritrovato, nel 1990, nella prima serata del sabato in “Fantastico” accanto a Pippo Baudo, Marisa Laurito e Jovanotti. Laurea in Giurisprudenza, si è dedicato anche alla musica pubblicando, nel 1988, il primo mini-album Colletti bianchi, colonna sonora del telefilm omonimo di cui è stato protagonista.
Nel 1991 pubblica un secondo disco, Disperato ma non serio, che include Ulula, uno dei brani più trasmessi in radio nell’estate 1991. Faletti ha scritto canzoni per Mina, per Milva, Fiordaliso, e Branduardi.
Poi è arrivata la partecipazione al Festival di Sanremo. Era l’anno 1992. Arriva per la prima volta sul palcoscenico del teatro Ariston in coppia con Orietta Berti. La canzone interpretata aveva per titolo “Rumba di Tango”, inserita poi nel suo terzo album “Condannato a ridere”. Al festival ritorna due anni dopo, nel 1994 e vince il premio della critica, ma si classifica anche al secondo posto in assoluto, con “Signor Tenente”.
La canzone ispirata alla strage di Capaci e via d’Amelio, è rimasta nell’immaginario collettivo ed ha segnato la svolta del comico verso un settore più impegnato. Di lì a poco ci sarebbe stata la svolta definitiva verso la letteratura. Ma Faletti non ha mai abbandonato lo spettacolo.
Siamo arrivati al 2002, anno nel quale fa il suo esordio come narratore. Sorprende tutti, pubblico e critica, con il primo thriller, “Io uccido”. Il successo è davvero grande: vende oltre 4 milioni di copie.La strada è oramai spianata. E Faletti ci riprova bissando il successo: nel 2004 il secondo romanzo “Niente di vero tranne gli occhi”, piace ancora a tutti. Il libro al momento ha vendute tre milioni e mezzo di copie.
La sua fortunata carriera di scrittore continua. Il grande cinema lo ha chiamato qualche anno fa: è stato anche attore impegnato, in “Baaria” di Tornatore e nel film “Il sorteggio” di Giacomo Campiotti.