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I nuovi episodi della serie conservano come sfondo socio-culturale il cambiamento dell’America dopo l’attentato delle Torri Gemelle. Ancora una volta l’ex agente della Cia John Reese sarà alle prese con nuovi casi, coadiuvato da Harold Finch, mentre emergerà il personaggio di Sarah Shahi, (“The L Word”, “Fairly Legal”), killer occulta dei servizi governativi.
La seconda serie era andata in onda lo scorso novembre 2013 anche su Top Crime
J.J. Abrams firma da produttore l’idea di Christopher Nolan (“Il Cavaliere Oscuro”, “Memento”). In alcune interviste rilasciate oltre oceano Abrams ha sottolineato: “con la tecnologia non solo puoi essere rintracciato, ma le tue mosse possono essere anticipate. La cosa che mi piace della serie è che è molto celebrale ma non impenetrabile. È buona televisione”.
Dunque, sembrerebbe che siamo tutti figli di Abrams il padre di “Lost” e firmatario di “Person of Interest”, la serie che ha anticipato di qualche mese lo scandalo Datagate (o Prism si voglia), il quale non solo non accenna a sgonfiarsi, ma periodicamente fa capolino su giornali, agenzie stampa e social network.
Person of Interest è una serie televisiva statunitense trasmessa dal network CBS a partire dal 22 settembre 2011.
La serie, prodotta da Bad Robot Productions e Warner Bros. Television, si avvale della partecipazione degli attori James Caviezel, Taraji P. Henson e Michael Emerson.
In Italia la serie è stata trasmessa in prima visione assoluta dal canale pay Premium Crime dal 27 aprile 2012. Successivamente, in chiaro, l’episodio pilota è stato programmato in contemporanea al suo debutto pay anche su Italia 2, mentre i successivi episodi vengono trasmessi su Italia 1 dal 16 settembre 2012.
La critica oltre oceano è stata benevola: Il San Francisco Chronicle ha scritto: Person of Interest si differenzia dalle altre serie non solo per la caratterizzazione superbamente sfumata e la sceneggiatura, ma anche a causa di come si innesta un senso post-11 settembre, di paranoia, nei suoi telespettatori. Il New York Daily News ha valutato l’episodio pilota con quattro stelle su cinque, e Il Los Angeles Times ha dichiarato: la nozione di prevenire reati piuttosto che risolverli è un tocco accattivante e la grafica è eccezionale.