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Vianello, a poche ore dalla mess in onda, afferma: “l’arrivo di ‘Millennium’ acquista un particolare valore strategico alla luce della necessità della rete di mantenere costante l’attenzione del suo pubblico sulla prima serata da martedì in vista del debutto su La7 del nuovo programma di Giovanni Floris. Programma che sarà il diretto concorrente di quel ‘Ballarò’ che lui stesso ha portato, e mantenuto, al successo per anni”.
Mia Coran anticipa: “a me toccherà il ruolo del conduttore nel senso più tradizionale del termine”
Elisabetta Margorani svela: ” io sarà inviata in sette località di vacanza (una per puntata, si parte da Porto Rotondo). Sono i luoghi più belli d’Italia, ma sono anche emblematici delle contraddizioni in cui si è incagliata l’Italia”.
Marianna Aprile infine, dice: “io mi occuperò della dimensione più emozionale perché dietro i grandi fatti della politica ci sono sempre le persone”.
Andrea Vianello continua: “ogni settimana ci sarà in studio un ‘cattivo’, ovvero un ospite rappresentante del politicamente scorretto (nella prima puntata c’è un imprenditore che ha delocalizzato la sua attività negli Stati Uniti), mentre un politico andrà con un’inviata del programma per le spiagge a sentire cosa la gente pensa di lui e della politica”
Il direttore di Rai3 continua a proposito degli ascolti che potrà collezionare Millennium: “Non abbiamo fatto previsioni specifiche, per noi era importante sia fare un esperimento finalizzato a garantire al pubblico un appuntamento nella prima serata del martedì”.
Poi, sullo stato di salute della sua rete, sottolinea: “Alla fine del 2013, Raitre si è confermata la terza rete italiana, dopo Raiuno e Canale 5. Abbiamo perso qualche punto di ascolto? E’ vero come è vero per tutta la televisione generalista a causa della crescita delle televisioni tematiche, anche ‘Ballarò’ nell’ultima stagione aveva perso tre punti percentuali. Raitre, forse, è più colpita delle altre perché è più vicina a quel pubblico curioso che va a cercare le tv tematiche. Però è anche vero che, nell’ultima stagione, il nostro day time ha invertito la tendenza e ha recuperato il segno positivo davanti ai suoi ascolti. Significa che siamo riusciti a fermare un’emorragia strutturale. E possiamo anche permetterci qualche perdita in prime time quando facciamo programmi sperimentali che a volte vanno bene e altre volte meno bene perché abbiamo tanti prodotti di prima serata molto forti tutto l’anno come ‘Che tempo che fa’, ‘Report’, ‘Presadiretta’, ‘Chi l’ha visto’, Ulisse’ e ‘Ballarò’.