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A proposito del nuovo corso della politica italiana con Renzi Premier, il regista turco, naturalizzato italiano, ha detto ai giovani giurati del festival cinematografico per ragazzi: “Aspetto di vedere quali provvedimenti prenderà Renzi per i diritti civili: non mi riferisco solo ai diritti degli omosessuali, ma ai diritti di tutti coloro che vogliono formalizzare la loro convivenza. Bisognerebbe considerare le persone dalla vita in su e non dalla vita in giù”
Ozpetek ha spesso raccontato nelle sue opere il tema della diversità. Un esempio è il film “Le fate ignoranti” arrivato sul grande schermo nel 2001: “E’ stato un film di rottura. Ricordo che la distribuzione voleva attendere prima di mandarlo nelle sale perché c’era il timore che lo vedessero solo i gay e invece sono state tante le famiglie a cui è piaciuto. Credo abbia segnato un cambiamento culturale”.
“Venezia mi incute paura perché il pubblico del Festival è da un lato passionale e dall’altro anche critico. Molti vanno lì con l’intenzione di attaccare il cinema italiano” ha dichiarato a riguardo della kermesse cinematografia, dove quest’anno ci sono ben tre film di casa nostra in concorso. “Ho imparato che bisogna essere low-profile e assumere comportamenti idonei. Non rifarei mai quanto ho fatto io la prima volta, arrivando in laguna su una barca insieme a Isabella Ferrari”.
Ozpetek, che da quasi un anno è anche nelle librerie con il romanzo d’esordio “Rosso Istanbul”, ha ammesso di star lavorando all’adattamento cinematografico dell’opera: “Si chiamerà Red Istanbul e del libro resteranno solo l’ambientazione – sarà girato nella capitale turca – e il personaggio principale, perché non voglio ripetermi. Ho da poco iniziato a scrivere anche il mio secondo libro: per ora ho buttato giù le prime 20 pagine ma non mi piacciono. Nonostante stia alla mia seconda prova di scrittura, non mi sento assolutamente uno scrittore”.
Infine svela che, tra gli attori con cui gli piacerebbe lavorare c’è Sabrina Ferilli. Afferma: “con la Ferilli non sono ancora riuscito a incrociarmi sul set. Ma adoro anche Carlo Verdone, che penso sia spesso sottovalutato”.