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La puntata inizia dando ampio spazio alla storia di Simonetta Cesaroni, la giovane donna uccisa in Via Poma a Roma in un pomeriggio nell’estate del 1990. Su di lei si è abbattuta una furia omicida inspiegabile: 29 coltellate hanno barbaramente trucidato la ventenne che lavorava nel silenzio di un palazzo, al centro della città.
Le indagini sono state lunghe e hanno avuto risvolti tali da compolicarle ulteriormente: uno di questi risvolti è rappresentato dalla morte di Pietro Vanacore, portiere dello stabile in cui lavorava Simonetta. Si è parlato di un suicidio molto strano perchè avvenuto due giorni prima dell’udienza nel corso della quale era stato chiamato a testimoniare. Con lui scompare una figura chiave della vicenda: il primo ad entrare nell’ appartamento. Dopo il processo che condanna in primo grado il fidanzato della ragazza, ma poi lo scagiona definitivamente il 26 febbraio scorso, quello di via Poma rimane un delitto senza colpevoli, un “cold case” su cui c’è ancora molto da indagare.
{module Google richiamo interno} E ancora un altro delitto dell’estate a Roma: è il 5 luglio del 2011, sono le 9,30 del mattino quando Flavio Simmi, 33 anni, titolare di un “Compro Oro” davanti al Monte di Pietà, viene ammazzato in strada nel quartiere Prati. E’ appena sceso da casa e sta entrando in macchina al parcheggio. Crivellato da undici colpi di pistola, cade davanti alla sua compagna. Sembra una “esecuzione”. Si indaga seguendo il filo nero della Roma criminale, ma senza risultato. Ora si segue una pista passionale.
Dopo 18 anni la fine di Nada Cella resta un mistero ancora da chiarire.
Il 6 maggio del 1996 Marco Soracco, commercialista a Chiavari, entrando nel suo studio alle nove del mattino trova la segretaria con la testa fracassata. Non ci sono indizi, non orme o impronte, non si trova nemmeno l’oggetto con cui è stata aggredita. Tutto è in ordine. Nessuno nel palazzo ha sentito o visto nulla. Le eventuali tracce dell’assassino vengono sbadatamente cancellate durante i primi soccorsi. Nada, 24 anni, ragazza semplice, senza grilli per la testa, non sopravvive ai colpi inferti e muore, poco dopo, in ospedale. L’assassino è ancora da cercare.
Il servizio su Simonetta Cesaroni ha la regia di Giuseppe Pizzo, quello su Nada Cella è di Massimo Terranova. La storia di Flavio Simmi è firmata da Pino Rinaldi.
Chi l’ha visto?- storie va in onda fino alla ripresa del programma tradizionale Chi l’ha visto? con Federica Sciarelli.