Con l’aiuto del pluripremiato giornalista americano Tom Brokaw, il nuovo appuntamento farà visitare ai telespettatori i punti della terra dove il riscaldamento globale ha raggiunto un livello critico dal quale non si può più tornare indietro. Dopo aver esaminato i più recenti dati sul fenomeno, responsabile dei repentini cambiamenti climatici, ci verranno date informazionii sull’effetto serra, sulle emissioni di anidride carbonica, il CFC e sulla causa dell’aumento del livello del mare. Il tutto con l’aiuto immagini spettacolari, interviste ad esperti e ricostruzioni in computer grafica. Insomma Focus cerca anche di far capire che non basta una sola giornata all’anno dedicata alla Terra per risolvere i problemi.
{module Google richiamo interno} Gli equilibri naturali sulla terra si stanno modificando e questo documentario può incoraggiare lo spettatore a formarsi un’opinione su un argomento che interessa tutti gli abitanti del nostro pianeta. Si tratta, insomma, di un problema di portata globale per la risoluzione del quale ci si dovrebbe impegnare in maniera totale, mettendo da parte qualsiasi divergenza, perchè è in gioco la stessa sopravvivenza di ognuno di noi.
Una grande verità si sta fecendo strada ed è sempre più sotto gli occhi di tutti: le discussioni, i convegni, le grandi promesse mai mantenute, non bastano più. Eppure, nonostante gli allarmi, le emergenze e gli eventi catastrofici provocati dai mutamenti climatici, troppo spesso manca ancora la consapevolezza di quanto stia accadendo al nostro pianeta.
Le soluzioni per modificare l’andamento catastrofico intrapreso ed evitare di arrivare ad un punto di non ritorno, ci sono e sono accessibili.
Se ne parlerà questa sera nel programma che si occupa complessivamente di inquinamento, deforestazione, estinzione di intere specie e di surriscaldamento globale.
Le trasmissioni di divulgazione scientifica sul futuro della terra si stanno moltiplicando negli ultimi anni. Presenti sulla tv generalista e tematica, cercano di focalizzare l’attenzione dei telespettatori per una presa di coscienza che, purtroppo, ancora non esiste.