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Questa fu la trasmissione madre dei salotti radiofonici e, successivamente, anche televisivi, presentata da Corrado. Ideata dallo stesso Corrado e dal fratello Riccardo Mantoni, che ne fu il regista, ebbe come primo presentatore, nel 1951, Mario Carotenuto.
Rosso e nero lanciò molti divi del cinema, della Tv e dello spettacolo. Nomi diventati poi celebri e famosi come Sophia Loren, Alberto Sordi, Alberto Talegalli, Claudio Villa, Walter Chiari, Aroldo Tieri, Fiorenzo Fiorentini, Raffaele Pisu, Nino Manfredi e tanti altri.
Rosso e nero andava in onda tutte le settimane, il giovedì, in diretta, poi il venerdì, su testi, inizialmente di Altomonte e Montefoschi, autori tra l’altro dei famosi monologhi strampalati e stravaganti di Tino Scotti, noto attore e comico milanese, che terminavano sempre con “ghe pensi mì, ghe pensi tutto mì…”. Divenne famoso il quiz ideato per gli spettatori presenti nella fatidica Sala A di Via Asiago a Roma, che vincevano il Piatto d’argento Palmolive, per quei tempi ditta sponsor della trasmissione.
Di Rosso e nero andarono in onda cinque edizioni, dal 1951 al 1957 e le orchestre che parteciparono a queste cinque edizioni erano dirette da Enzo Ceragioli, Ernesto Nicelli, Riz Ortolani, Pippo Barzizza, Lelio Luttazzi.
{module Google richiamo interno} La trasmissione , come dicevamo un vero cult per la radio di quegli anni, venne ripresa nel 1954 in via sperimentale dalla neonata Tv, che proprio in questo anno, dal 3 gennaio, nasceva: 8 puntate presentate da Corrado con la collaborazione di Flora Lillo, segnando la prima apparizione sul piccolo schermo del presentatore, dopo che anche alla radio aveva esordito come annunciatore negli anni ’40. Corrado di Rosso e nero ne realizzò anche un film intitolato Cafè chantant nel 1953, che poi fu portato in tournèe nei teatri italiani.
La prima stagione, 1951-1952, di Rosso e nero ebbe come primo presentatore Mario Carotenuto con gli attori Tino Scotti, Marina Bonfigli, Franca Valeri, Olinto Cristina, Claudio Villa, Alberto Sordi, Renato Rascel, Alberto Talegalli, Quartetto Stars e, come ospite straordinario, Charles Trenet. Tutti nomi prestigiosi, che ben presto avrebbero raggiunto la fama. La regia era firmata da Riccardo Mantoni e le orchestre che interagivano erano quelle di Ernesto Nicelli ed Enzo Ceragioli.
Nella seconda stagione, ancora più prestigiosa, 1952-1953, molte cose cambiarono. Intanto nuovi autori, Faele e Ferretti, nuovo presentatore, Corrado, nuovo direttore d’orchestra, Pippo Barzizza e, fissa, la Compagnia del Teatro Comico di Radio Roma. Alcune riconferme, ma molti nuovi attori si affacciavano alla ribalta del varietà e della radio: Franca Valeri, con la signorina Cesira, Enrico Luzi con L’uomo del crick, e poi Mario Riva, Nino Manfredi, Elio Pandolfi, Ubaldo Lay (il futuro Tenente Sheridan), Alberto Talegalli, con il Sor Clemente, Vittorio Caprioli (che in futuro sarebbe diventato marito di Franca Valeri), Raffaele Pisu.
La terza stagione, 1953-1954, vedeva confermata la conduzione di Corrado, affiancato da Marisa Vernati, poi sostituita da Franca Marzi dal gennaio 1954 e tanti prestigiosi nomi: Carlo Croccolo, Renato Rascel, Walter Chiari, Carlo Campanini, Domenico Modugno, Aroldo Tieri, Carlo Loffredo, Fiorenzo Fiorentini. L’orchestra era diretta da Pippo Barzizza.
Con la quarta stagione, 1955-1956, la trasmissione subì ancora un radicale cambiamento: intanto si chiamava Rosso e nero n. 2, nuovi autori, Antonio Amurri (grande autore radiotelevisivo fino agli anni ’90), Faele, Ricci, Carlo Romano, nuovi presentatori, Gianni Bonagura, Nino Manfredi (che lanciò la macchietta de Il signor Tacito), Paolo Ferrari e ancora Corrado, che in questa serie si limitava ad un piccolo intervento per il quiz tra gli spettatori. Non mancavano anche in questa edizioni prestigiose presenze: Mario Riva (in tv sarà famoso con Il Musichiere), Raffaele Pisu, Antonella Steni, Tino Scotti, Alberto Talegalli, Deddy Savagnone (che diventerà una valida doppiatrice), Isa Di Marzio, Elio Pandolfi e Rino Loddo, come ospite straordinario ricorrente. L’orchestra era diretta dal Maestro Riz Ortolani, con il complesso ritmico di Franco Chiari, mentre la regia era sempre di Riccardo Mantoni.
La quinta ed ultima edizione, 1956-1957, era firmata da Antonio Amurri e Faele, Corrado tornava ad essere l’unico presentatore, l’orchestra ora era diretta da un altro valido direttore d’orchestra e musicista, Lelio Luttazzi (ne parleremo a lungo quando lancerà la “sua” Hit Parade, il venerdì alle 13, dal 6 gennaio 1967), la regia firmata da Riccardo Mantoni. Anche in questa quinta ed ultima edizione non mancarono nomi prestigiosi: Nino Taranto, Carlo Giuffrè, Augusto Marcacci (Barnaba), Arnoldo Foà (con il suo personaggio della jena ridens), la piccola orchestra di Silvano Tortorella, e la cantante Rosetta Shaw.