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Come nasce l’esperienza di Miss Italia?
Mi sono presentata alle fasi iniziali e ho vinto la prima selezione con la fascia di Miss Confcommercio. Poi, in un secondo momento, Patrizia Mirigliani mi ha assegnato la fascia di Miss Coraggio per il coraggio che ho avuto a denunciare il mio aggressore.
Prevista dal regolamento, la fascia è stata assegnata solo nel ’91 a Pina Siracusa, violentata da un gruppo di giovani da lei poi denunciati. E adesso, per la seconda volta, a me. E io ringrazio Patrizia Mirigliani per questo riconoscimento.
Il fine sarà portare un chiaro messaggio sul palcoscenico di Miss Italia
Ovvio! Io ho una cicatrice che mostro a tutti e l’hanno già vista in tanti: una ragazza della mia età non può smettere di inseguire i suoi sogni a causa di una cicatrice. Spero davvero di lanciare un messaggio a tutte le ragazze
Se dovesse vincere Miss Italia, sogna di lavorare nello spettacolo?
In realtà aspiro alle passerelle e al settore della moda. Vincere Miss Italia, credo, sia “un po’ impossibile”: ci sono ragazze molto più belle. Io lo spero, ma sarà difficile. Comunque partecipare è un’emozione indescrivibile, sono contentissima e spero di andare avanti.
{module Google richiamo interno} Al momento, lavora?
Al momento no. Ero una hostess ma mi sono licenziata. Ho chiesto aiuto tante volte al sindaco del mio paese, dato che ho anche un figlio, ma nessuno mi ha mai aiutata.
Miss Italia costituisce, dunque, una sorta di riscatto, da tutti i punti di vista
Si, ma non solo: il concorso per me ha rappresentato sempre un sogno. Quando ero piccola e seguivo la kermesse, dicevo a mia madre: «Chissà se un giorno diventerò Miss Italia»
Lei pensa che la televisione riesca a veicolare un messaggio efficace contro la violenza?
Forse si, ma dipende tutto dalle istituzioni. Anche se io lancio un messaggio da un palco e noi donne troviamo il coraggio di denunciare, se le istituzioni non vengono in aiuto, tutto viene vanificato.
Consideriamo il mio caso: quando lui, tra otto anni, uscirà dal carcere, io dovrò andare via. Perché non so come ne uscirà, se starà bene, se sarà più pazzo di prima o se magari vorrà uccidermi: io queste cose le penso. Invece vorrei che tra otto anni fosse lui a dover andare via: lui e quelli come lui che hanno fatto del male alle altre donne.
Io ho trovato la forza di denunciare, ma conosco altre donne che mi raccomandano: «Tu che hai la possibilità di fare interviste, dillo che abbiamo paura»
Si tratta di donne che l’hanno contattata dopo aver saputo della sua vicenda?
No, sono persone che conosco personalmente, anche più grandi di me. Donne che in alcuni casi hanno denunciato; i mariti sono in carcere, ma tutte abbiamo sempre paura
Quali programmi guarda in tv?
In realtà mio figlio mi fa guardare Peppa Pig, ma quando ho l’occasione seguo le passerelle di moda.
Conosce il programma Amore Criminale?
Mi hanno contattato per un’intervista. Naturalmente la farò, a settembre.