{module Banner sotto articoli}
Attualmente è in corso la seconda stagione. Il prodotto è di grande qualità: propone una ricostruzione storica molto accurata e quasi puntigliosa degli anni ’50. Eppure, nonostante l’ottima recitazione, storie positive ma mai piagnucolose e retoriche, il pubblico italiano ha relegato la serie al di sotto del 5% di share.
È accaduto a Call the Midwife quanto è avvenuto Downton Abbey. Addirittura in alcune puntate, la serie sulle levatrici della Bbc ha superata in audience il pluripremiato english drama prodotto dalla Itv. Questo naturalmente, non nel nostro Paese, ma oltre Manica e oltreoceano
Perché Call the Midwife ha seguito lo stesso destino di Donwnton Abbey? Uno dei motivi principali risiede nel fatto che il pubblico italiano è, purtroppo, poco abituato alla qualità della recitazione. In questo contesto, i personaggi di Call The Midwife appaiono perfettamente inseriti in uno spaccato di società declinato in tutte le sfaccettature dell’epoca. Ma sono tutte troppo perfette e brave per un pubblico abituato dalla “premiata coppia dall’audience” Arcuri-Garko.
{module Google richiamo interno}L’impianto della storia è completamente incentrato su ostetriche sveglie, giovani, sorridenti e padrone della propria professionalità. Tutto funziona nella serie della Bbc, compreso il sistema sanitario nazionale, la cui efficienza nei lontani anni ’50 appare strabiliante agli occhi dei telespettatori nostrani abituati invece alla quotidiana cronaca di una malasanità imperante.
Ecco perché la platea televisiva italiana guarda con affettato distacco una realtà nella quale non si ritrova. Basta guardare le fiction di casa nostra, piene di svilente retorica dei sentimenti che ha sempre relegato il parto delle donne in segmenti secondari di fiction.
Eppure Call the Midwife si svolge in un periodo di crisi: una crisi che però guarda con fiducia al futuro attraverso i bambini che le levatrici aiutano a venire al mondo.
Qui invece non c’è nulla di retorico, ed è questo il colpo di genio della serie, non c’è nostalgia, non ci sono donne piagnucolose: al contrario le partorienti affrontano l’evento con estrema dignità e con la consapevolezza di mettere al mondo i futuri uomini del domani. Queste madri coraggio, anonime, rappresentano un campionario infinito: il gran numero di donne e di bambini rappresentano la quotidianità che non è contemplata nelle fiction della nostra tv.
In tutto la serie Call the Midwife aleggiano armonia e leggerezza, ingredienti rari da trovare nelle serie di casa nostra. Non ci sono misteri, non ci sono intrighi, non ci sono passioni sconvolgenti, ingredienti che secondo autori e sceneggiatori rendono appetibile il racconto televisivo made in Italy.
Da questo punto di vista, Gran Bretagna e Stati Uniti sono distanti anni luce dalla nostra precarietà televisiva.