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Ci si chiede quale sia il vero centro di Londra: Giacobbo ci mostra quindi alcuni punti della metropoli, inclusa Cannon Stret. Si passa quindi al “quartiere oscuro” di Londra in cui ha sede una corporazione, la City of London, che sembrerebbe influenzare le elezioni: un potere-ombra con cui il governo deve confrontarsi tutti i giorni, spiega un esperto.
La leggenda della London Stone vuole che, finché la pietra di Bruto rimarrà al suo posto, la città vivrà periodi di prosperità; nell’incendio del 1866, rimase intatta. Per alcuni si tratta di un “centro sacro” dai poteri magici; per altri è la roccia da cui Re Artù estrasse Excalibur.
Andiamo poi nella Chiesa di San Bartolomeo, struttura che ha attraversato carestie, fiamme e due guerre mondiali senza venire mai colpita. Pare che il fantasma fondatore si riveli nella chiesa, ci dice la voce fuori campo: si tratta del giullare di corte preferito da Enrico I. Il buffone, persa l’allegria, iniziò a pensare alla spiritualità e chiese di poter costruire una chiesa.
Siamo ora nel “palazzo delle 200 domande“: il grattacielo progettato da Renzo Piano nel cuore della città. Ha stravolto lo skyline della capitale britannica, ed è l’edificio più alto di tutta l’Europa occidentale.
Al 33esimo piano, il conduttore, grazie a degli appositi apparecchi, può vedere com’era Londra ia tempi dei romani. Al 72esimo piano il soffitto è aperto: l’altezza è di 244 metri.
È ora la volta della tragedia di Regent’s Park; nel 1947 affondarono nel suo lago molte persone che stavano pattinando sul ghiaccio.
Nel British Museum troviamo la Stele di Rosetta, che permise di tradurre agli storici di tradurre i geroglifici.
Ci viene narrata la storia della piccola Dorothy, che nella sala egizia del museo ha riconosciuto la lingua della sua vita precedente. Nel 1933 riesce a partire per l’Egitto per non tornare mai più indietro: qui gli archeologi, seguendo le indicazioni della donna, avrebbero scavato trovando molti reperti. Dorothy infatti, sognava episodi legati ad una sua vita precedente, ed è sulla base di questi sogni che dava le sue direttive.
Dopo la storia della mummia maledetta trasportata sul Titanic, Giacobbo abbandona il British Museum.
Il servizio successivo è sul mistero di Jack Lo Squartatore, la cui identità non è ancora nota: nessuna ricerca è riuscita a dare un volto a questo serial killer del secolo scorso.
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Da davanti la sede di Scotland Yard, Voyager affronta l’argomento degli attentati di Londra: era il 7 luglio 2005. L’anno seguente però, sarebbe potuto succedere di molto peggio: i servizi inglesi hanno scoperto una rete terroristica profondamente radicata nel tessuto della città.
Tra le “innovazioni” introdotte da questi terroristi, i liquidi bomba: non è un caso infatti che, a partire dal 2006, in aereo non si possano più portare liquidi.
Il servizio occupa gran parte della seconda metà del programma, ricostruendo nel dettaglio le dinamiche della preparazione di un attentato organizzato da terroristi formatisi in Pakistan: viene costituita una lista di passeggeri sospetti che non possono salire su un aereo. Le operazioni finiscono con il coinvolgere anche gli Stati Uniti. Questa parte sui liquidi bomba e l’emergenza nazionale dura quasi un’ora, divenendo una sorta di minifilm nel programma.
Al termine, la chiusura è ad effetto: mai come questa volta, a Voyager sono felici di dire che il viaggio può continuare. A lunedì prossimo dunque!