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Il 29 aprile del 1985, in televisione, il pubblico italiano ha assistito alla prima puntata di uno show destinato a rimanere nella storia del nostro paese. Stiamo parlando di Quelli della notte, format che compie 40 anni e che è nato dal genio di Renzo Arbore.
Quelli della notte 40 anni, da esperimento a successo
Quelli della notte, 40 anni fa, è nato come una sorta di esperimento. Arbore, che fino a pochi mesi prima era impegnato con Cari amici vicini e lontani, decise di dar vita ad un programma in grado di occupare il vuoto nei palinsesti notturni.
Da qui la decisione di trasmettere lo show in seconda serata, dalle ore 23:00 circa. Una vera e propria scommessa, che Arbore decise di affrontare con personaggi inventati in pochi giorni e, soprattutto, puntando tutto sull’improvvisazione.
Nessuno si sarebbe mai immaginato un successo di questa portata. Quelli della notte, con il passare delle puntate, è cresciuto negli ascolti in modo esponenziale, arrivando a 3 milioni di telespettatori, con picchi di share superiori al 50%.
Da Frate Antonino da Scasazza al comunista romagnolo, tutti i personaggi rimasti nella storia televisiva
Quelli della notte era contraddistinto dalle tipiche atmosfere Arboriane, fra risate, musica e, come già detto, l’improvvisazione. Durante le trentadue puntate (Arbore in persona decide di interrompere l’avventura dello show), nello studio A di Via Teulada si alternavano personaggi surreali e comici, rimasti nell’immaginario italiano.
Indimenticabile, ad esempio, Frate Antonino da Scasazza, interpretato da Nino Frassica e che raccontava improbabili storie religiose. Andy Luotto, invece, era Harmand, personaggio che parlava un arabo completamente finto e che ha provocato non poche polemiche.
Nel cast di Quelli della notte c’erano anche il comunista romagnolo Maurizio Ferrini e il saggio Massimo Catalano, che citava aforismi pieni zeppi di ovvietà. A lungo, Arbore prese di mira anche l’ambiente della moda, che proprio in quegli anni si stava sviluppando e trasformando. Per questo, gli appuntamenti erano arricchiti con “l’esperto” Roberto D’Agostino, che con l’espressione “edonismo reaganiano” non risparmiava critiche ai nuovi trend sociali dell’epoca.
Quelli della notte 40 anni, il papà degli show di seconda serata
Quelli della notte ha cambiato il mondo della televisione, facendo capire a tutti, sia a coloro che la tv la guardavano che a quelli che invece la facevano, che era possibile avere successo anche nella seconda serata. Una fascia oraria, fino a quel momento, ancora inesplorata.
Per questo motivo, Quelli della notte può essere considerato il padre degli show di seconda serata, che nel corso degli anni si sono alternati, non sempre con i risultati sperati, sugli schermi televisivi.
In tal senso, Renzo Arbore si conferma uno dei geni dello spettacolo italiano, in grado, con le sue idee e creazioni, di modificare la televisione italiana e, in qualche modo, gli usi i costumi degli spettatori.