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“La Repubblica di Weimar” lunedì 1 settembre,
Dopo la fine della Prima guerra mondiale nella Germania, cuore dell’Europa, c’è miseria, rabbia e frustrazione. Sulle ceneri dell’impero nasce un forte desiderio di rivincita e rinnovamento, che si esprime con straordinaria energia nella breve e tragica stagione della Repubblica di Weimar, proclamata nel novembre del 1918 ma a cui si darà formale avvio qualche mese dopo. Il 6 febbraio 1919, a Weimar, città della Turingia in pochi giorni vengono eletti il presidente della Repubblica, Friedrich Ebert e si forma il primo governo guidato da Philipp Scheidemann, ma a Berlino e nella Baviera in particolare la situazione resta molto tesa. “Secondo alcune interpretazioni – commenta lo storico Lucio Villari- Weimar fu una repubblica senza repubblicani e comunque rappresenta una speranza delusa”. La Repubblica di Weimar sopravvivrà solo quindici anni, fino all’avvento nel 1933, di Adolf Hitler, dal 30 gennaio di quell’anno Cancelliere della Germania. Un mese dopo va a fuoco il Reichstag. E il 10 maggio bruciano i libri di tanti scrittori, artisti e intellettuali che avevano arricchito Weimar e il mondo intero di idee e opere universali.
“Luigi XIV: Il Re Sole” – martedì 2 settembre 2014
E’ stato il Re più potente d’Europa, ha dominato il ‘600 ma la strada che porta Luigi XIV ad attribuirsi il titolo di “Re Sole” non è stata facile. Luigi di Borbone nasce nel 1638 e diventa re di Francia a soli cinque anni, troppo piccolo per governare il Paese. Solo nel 1661, con la morte del cardinale Mazzarino, suo primo ministro, Luigi XIV assume il governo della nazione e sposta la sua corte nella grandiosa reggia di Versailles, segno del suo potere assoluto. Nel 1715, dopo più di 70 anni di regno, Luigi XIV muore. Ma chi è stato veramente il re Sole? Il primo monarca moderno che ha trasformato lo Stato nel motore dell’economia o l’ultimo dei re medioevali che ha reso la Francia una corte di vassalli e servitori? A rispondere a queste domande, con Massimo Bernardini in studio il professore Francesco Perfetti per capire anche come dopo Luigi XIV e il suo seicento, arriverà in Francia l’illuminismo. “Voltaire dedica al re Sole un libro, “Il secolo di Luigi XIV” e considera il suo periodo – dice il professore Perfetti – una delle quattro età felici dello spirito umano, dopo la Grecia di Pericle ed Alessandro, la Roma di Cesare e di Augusto e la Firenze dei Medici. Sarà Napoleone a riprendere, dopo la Rivoluzione, l’idea della grandeur della Francia e della sua missione civilizzatrice nata con Luigi XIV”.
“Donne, Casa e Lavoro: Storia delle colf” – mercoledì 3 settembre 2014
Il racconto dell’Italia dalla seconda metà del Novecento ad oggi con gli occhi delle lavoratrici domestiche. Un lavoro che si svolge tra le mura di casa ma che per molto tempo ha avuto difficoltà ad essere riconosciuto come una vera e propria professione. “Il tema del lavoro domestico è importante perché per secoli, e ancora oggi – sottolinea la storica Raffaella Sarti – molte delle persone che si spostano per lavorare, anche da un continente all’altro, trovano impiego proprio nell’ambito domestico. In questo senso la casa, che è uno spazio intimo e privato, diventa un luogo di incontro e di scambio tra gente di diversa provenienza geografica, sociale e culturale. Inoltre – aggiunge la Professoressa Sarti – il superamento del rapporto servo – padrone è stato spesso considerato un banco di prova su cui misurare il progresso. Molti hanno pensato che la modernità avrebbe portato alla scomparsa dei lavoratori domestici e invece non è così”. Il lavoro domestico infatti negli anni si è trasformato di pari passo con la società: dalla cura e la pulizia della casa, alla figura delle balie chiamate ad accudire i bambini delle famiglie più agiate, al lavoro di oggi, delle badanti, che si occupano delle persone anziane.
“Wiston Churchill: L’ultimo uomo dell’Impero” – giovedì 4 settembre 2014
Anticomunista convinto, strenuo difensore dell’impero britannico, nemico giurato di Hitler, oratore formidabile e persino storico riconosciuto. Winston Churchill è stato uno dei più grandi personaggio del Novecento, al quale il Tempo e la Storia dedica una puntata per ripercorrerne la storia politica e umana. Winston Leonard Spencer Churchill nasce a Woodstock, nell’Oxfordshire il 30 novembre 1874. Il 10 maggio 1940 viene nominato primo ministro del Regno Unito. Il 24 gennaio 1965 si spegne a Londra. Ai suoi funerali parteciperanno migliaia di persone. La sua ostilità verso chiunque potesse essere visto come un nemico dell’impero britannico – dice il Professore Ernesto Galli Della Loggia – lo portò anche a definire Gandhi uno “spregevole fachiro” mentre la sua contrarietà verso il nazionalsocialismo si manifestò fin dall’inizio. “Se Hitler invadesse l’inferno” – ebbe a dire Churchill in un celebre discorso – “farei perlomeno un’allusione favorevole al diavolo alla Camera dei Comuni”.
“1989: Dopo il muro una nuova Europa” – venerdì 5 settembre 2014
La storia compiuta in venticinque anni dell’Europa di oggi, dalla caduta del muro di Berlino all’entrata nell’Ue dei paesi del blocco orientale. Il 9 novembre del 1989 con il muro, crolla la Cortina di Ferro che separava l’Europa. Dopo anni di avvicinamento, nel 2004 fanno il loro ingresso nell’Unione Europea la Repubblica Ceca, la Polonia, l’Ungheria, la Slovenia, la Slovacchia più l’Estonia, la Lettonia e la Lituania. Nel 2007 si aggiungono la Romania e la Bulgaria, nel 2013 la Croazia mentre l’Ucraina firma il 21 marzo scorso il trattato di associazione politica dell’UE. Massimo Bernardi con il professore Giovanni Sabbatucci ripercorre i passaggi più significativi di questo ultimo quarto di secolo per capire più in profondità perché la caduta del muro trascina con sé il blocco orientali dei paesi comunisti e in questo passaggio dalla dittatura alla democrazia che ruolo ha giocato la Comunità Europea.
“Riccardo Cuor di Leone: eroe o criminale di guerra?” – sabato 6 settembre 2014
Il 5 giugno del 1191 un re inglese parte per la Terra Santa con un esercito di crociati. Il suo obiettivo è riconquistare Gerusalemme e i luoghi santi della cristianità caduti in mano ai musulmani. Il suo nome è Riccardo I, re d’Inghilterra, ma per il suo coraggio in battaglia verrà ricordato come Riccardo Cuor di Leone. Nella puntata de Il Tempo e la Storia, la fase finale di questa crociata, i due anni di battaglia in Terrasanta tra l’esercito cristiano guidato da Riccardo e le armate musulmane guidate dal feroce Saladino. Due grandi comandanti che si temono, si studiano, non si affrontano mai a viso aperto mentre i loro eserciti si scontrano in una guerra che provocherà morte e distruzione e che lascerà le cose incompiute: la Terra Santa resterà fonte di conflitto.
“Golda Meir: La Signora d’Israele” – domenica 7 settembre 2014
Il mondo la ricorda come una lady di ferro, prima ancora di Margareth Thatcher. E soprattutto come una pioniera dello stato di Israele e delle donne in politica. Golda Meir, nata in Ucraina e cresciuta negli Stati Uniti, arriva in Palestina nel maggio 1921 quando Israele non esiste ancora, convinta che la creazione di uno stato ebraico sia l’unica soluzione possibile per garantire la sicurezza degli ebrei. Quando si dimette da primo ministro, nel 1974, le sue idee sono rimaste immutate e Israele è ormai una realtà di cui il mondo deve tenere conto. Una donna di grande personalità, spiega il professore Luca Ricciardi, il personaggio più forte in Israele dopo Ben Gurion, il Presidente dell’Agenzia Ebraica di Palestina. Tra loro – racconta ancora Riccardi – c’era un rapporto di fiducia, ma non erano amici: “è la persona più impermeabile che abbia conosciuto” ebbe a dire la Maier a proposito di Gurion. Dopo una vita dedicata alla causa sionista, alla fine degli anni ’60 Golda Meir decide di ridurre gli impegni politici per ragione di salute. Ma il tempo del riposo, per lei, è ancora lontano. Il governo Maier nasce come un semplice governo di continuità col precedente, ma presto il nuovo Primo Ministro si trova ad affrontare una delle crisi più gravi del paese. L’attentato di Settembre Nero alle Olimpiadi di Monaco nel 1972.