Con queste parole, il giornalista e conduttore anticipa il nuovo programma, nell’attesa di ripartire dal 22 con Agorà, dopo la versione estiva. Ed è stato proprio il gratificante impegno in questo talk show del mattino a far propendere Greco per la decisione di non condurre la nuova edizione di Ballarò. “Nel mondo velocissimo di Internet e dei social, la formula vincente è proprio la quotidianità di Agorà”, ha infatti commentato.
Il programma Slang è scritto dallo stesso Greco con Silvia Santarelli e Gianluca Santoro. Va ad accrescere la presenza dei programmi dedicati all’informazione e ai reportage già presenti su tutte le reti generaliste in questo autunno televisivo agli inizi. E, nella serata del venerdì, si scontrerà con Tv 7 in onda in contemporanea su Rai1.
{module Google richiamo interno} La scommessa di Gerardo Greco, dunque, punta su un dato di fatto: ci sono stati giovani italiani che hanno attraversato l’oceano alla ricerca di un futuro migliore. E, non solo lo hanno trovato, ma sono diventati famosi nel settore professionale nel quale si sono impegnati. Il programma seguirà, nel corso di ogni puntata un gruppo di giovani nostri connazionali che racconteranno il loro percorso negli States e gli sforzi necessari per diventare finalmente “qualcuno”.
Gerardo Greco ricorderà una frase di Paul Newman a riguardo: “per avere successo in America ci vuole soprattutto tenacia”. La stessa tenacia che hanno avuto i protagonisti delle storie raccontate da Slang.
Ad esempio, nella seconda puntata, dedicata in particolare al mondo dello spettacolo e dell’arte, uno dei personaggi intervistati è Bernardo Siciliano, figlio dello scrittore Enzo Siciliano. Bernardo, romano e pittore, è arrivato negli States nel 1996. Ai microfoni di Slang racconterà di essere arrivato negli USA per due motivi, uno personale, l’altro professionale. “C’era un famoso mercante d’arte italiano che, avendo visto la mia produzione ed apprezzandola mi incitava ad attraversare l’oceano. Mi diceva che, se mi fossi ostinato a restare in Italia, al massimo sarei divenuto il pittore più famoso del Lazio. Ma a convincermi è stato solo il motivo privato, ovvero l’incontro con una donna che è diventata, in seguito mia moglie e la madre di mia figlia”
Ma di storie come questa ce ne sono tante altre, promette Gerardo Greco che lo scorso luglio ha condotto anche il Premio Strega su Rai3. Se il programma dovesse superare le foche caudine dell’Auditel, potrebbe avere una seconda stagione.