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In primo piano lo scontro politico e la crisi economica, con una particolare attenzione ai venti di guerra che scuotono l’Europa e il Mediterraneo.
“Puntiamo sulla realtà. E’ il nostro marchio”, dice il conduttore Corrado Formigli. “Piazzapulita ha rafforzato la propria squadra per dare più spazio alle inchieste e ai reportage degli inviati, ai contenuti giornalistici puri, con un taglio aggressivo sulla realtà. Andremo nelle piazze italiane e in quelle oltre confine dove soffiano venti di guerra. Quest’anno io stesso tornerò nei luoghi dove accadono i fatti”.
E’ ripartita, questa mattina, anche Myrta Merlino, dopo la pausa estiva, con “L’Aria che Tira”, il programma di approfondimento giornalistico giunto alla sua quarta edizione. Il contenitore analizza tutti i giorni, da lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 13.30, i temi più caldi del giorno, dall’economia alla politica, con ospiti in studio, collegamenti, servizi e interviste.
L’esordio più atteso è fissato per martedì in prima serata. Debutterà “diMartedì”, il nuovo talk show per discutere, approfondire e spiegare temi complessi, le notizie e gli argomenti dell’attualità politica, economica e sociale. Momento atteso sarà l’intervento di Maurizio Crozza che aprirà ogni settimana, con la sua “graffiante” copertina, il dibattito in studio, mentre per i sondaggi il programma si affiderà alle analisi di Nando Pagnoncelli. Floris è già in onda con la strisca DiciannovEquaranta.
Mercoledì 17 settembre in seconda serata approda su La7 per la prima volta e in esclusiva il Premio Campiello, giunto alla sua 52esma edizione.
La manifestazione, istituita nel 1962 e promossa da Confindustria Veneto, presieduta da Roberto Zuccato, rappresenta da sempre uno dei concorsi letterari più attesi dedicati alla promozione della cultura italiana, luogo di eccellenza di incontro e di scambio culturale che contribuisce ogni anno alla divulgazione della narrativa del nostro paese.
La cerimonia di premiazione trasmessa da La7 si svolgerà al Gran Teatro la Fenice di Venezia e sarà condotta da Geppi Cucciari e Neri Marcorè, in una serata che vede concorrere per il rinomato riconoscimento cinque opere finaliste, selezionate dalla giuria a maggio:
La voce degli uomini freddi (Mondadori) di Mauro Corona;
La gemella H (Einaudi) di Giorgio Falco;
Morte di un uomo felice (Sellerio) di Giorgio Fontana;
Le vite di Monsù Desiderio (Bompiani) di Fausta Garavini;
Roderick Duddle (Einaudi) di Michele Mari.
La cinquina dei finalisti è stata scelta, tra le opere di narrativa italiana dell’anno, dalla Giuria dei Letterati, presieduta quest’anno dall’attrice Monica Guerritore e composta da autorevoli personalità del mondo letterario ed accademico: Riccardo Calimani, Philippe Daverio, Paola Italia, Nicoletta Maraschio, Luigi Matt, Salvatore Silvano Nigro, Ermanno Paccagnini, Silvio Ramat, Patrizia Sandretto Re Rebuadengo.
Tra questi cinque titoli il vincitore verrà scelto dalla Giuria dei Trecento Lettori, selezionati su tutto il territorio nazionale in base alle categorie sociali e professionali. Questi 300 giurati cambiano ogni anno e i loro nomi rimangono segreti fino alla serata finale. Presidente del comitato di gestione del Premio Campiello, il dottor Piero Luxardo.
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