Rai1 fa sapere che non si tratta solo di un’intervista ma di una lunga chiacchierata, che spesso assume toni confidenziali e narrativi. La Mannino non ha nulla in comune con Camilleri, non è stata sua allieva, ed è perciò singolare la sua presenza accanto allo scrittore. In compenso ci saranno testimonianze dei suoi veri allievi, tra i quali Luigi Lo Cascio, Emma Dante e Luca Zingaretti che ha impersonato il Commissario Montalbano in tutta la saga scritta da Camilleri e approdata su Rai1 con enorme gradimento di pubblico.
{module Google richiamo interno} Si parte dai lontani giorni dell’infanzia: Camilleri racconta che, per la sua irrequietezza di bambino e per la sua scarsa applicazione negli studi, fu rinchiuso dai genitori in un collegio correzionale dove subiva terribili punizioni. Il piccolo Camilleri non riusciva ad accettare tali frustrazioni e cercava soluzioni per venirne fuori. Una volta arrivò a compiere un gesto sacrilego che lui stesso ha definito gravissimo: lanciò delle uova contro un crocifisso. Questo gesto gli fece raggiungere l’obiettivo di essere espulso dal collegio.
Sull’onda dei ricordi, lo scrittore svela di essere stato immensamente colpito dall’arrivo un giorno a casa sua di Luigi Pirandello, amico di famiglia venuto a trovare la nonna Carolina. La vista di un personaggio così imponente, con l’uniforme di Accademico d’Italia, rimase impressa nella sua mente e nel suo animo anche in seguito. “Tutte le volte che mi proponevamo di rappresentare opere di Pirandello, mi sono sempre rifiutato”, dirà questa sera il creatore di Montalbano.
“La mia gavetta è stata lunga”, confesserà ancora lo scrittore. Nel mondo dello spettacolo ha vissuto una grande esperienza formativa lavorando accanto a Eduardo De Filippo: ha curato la regia della prima serie delle sue commedie trasmesse in tv.
Pezzo forte dello speciale il segmento dedicato ai suoi successi editoriali con una punta polemica verso i critici perchè, a suo parere, sono stati in pochi ad apprezzarlo. Molti lo hanno ignorato nonostante i suoi romanzi fossero sempre al top nelle vendite: il genere dei suoi racconti polizieschi è stato considerato non all’altezza dei più prestigiosi trend letterari.
Come conseguenza di questo atteggiamento, l’unica volta che lo scrittore, anni fa, si presentò al Premio Strega, conquistò soltanto quattro voti. In compenso ha ricevuto il Premio Campiello alla carriera. “E questo mi basta”, conclude.
Camilleri parla anche del suo impegno politico ma si rivela profondamente deluso. Accantonato, per il momento Montalbano, nell’ultimo suo romanzo, La relazione, si occupa proprio di corruzione, uno dei mali della società.
Riuscirà il pubblico di Rai1 ad interessarsi di Camilleri come si è sempre interessato della sua creatura televisiva, Montalbano? Se lo è chiesto anche lo scrittore. Lo sapremo domani con il responso dell’Auditel.
Ad Andrea Camilleri è dedicata anche una mostra di cui vi abbiamo già parlato.