Se la prima puntata sarà aperta dal premio Oscar Roberto Benigni, gli appuntamenti successivi non dovranno essere da meno. Questa è una certezza sulla quale sta lavorando il nuovo conduttore Massimo Giannini, il direttore di Rai Tre Andrea Vianello e i vertici Rai.
Infatti si pensa alla presenza nel talk show di una serie di comici di alto livello. Ma non è detto che i loro interventi siano posizionati all’inizio della trasmissione.
L’idea è di “monitorare” con attenzione il concorrente Floris in onda con diMartedì su La7 per cercare di individuarne gli eventuali punti deboli e giocare di sorpresa proprio in queste fasi, con ospiti particolari che possono essere o appartenti all’universo della comicità, oppure ad altri settori.
{module Google richiamo interno} Insomma: sembra che la vena satirica e comica possa essere spalmata lungo tutto il percorso delle singole puntate in momenti differenti. E uno di questi è sicuramente la messa in onda della serie Il Candidato che, come vi abbiamo anticipato, andrà in onda nella parte finale del nuovo Ballarò.
Sotto questo punto di vista, il capovolgimento con la vecchia formula appare totale. Vi si aggiunga in questa edizione, l’uso molto più frequente di collegamenti e un maggior numero di servizi. Insomma Massimo Giannini vuol passare la parola ai fatti.
Per quanto riguarda i comici che dovrebbero venire dopo Benigni, una delle ipotesi è di affidarsi ad una serie di nomi che farebbero una vera e propria rotazione all’interno di tutte le puntate previste. L’eventualità che possa approdare Fiorello per una sera non sembra tanto peregrina.
Tra gli altri personaggi, potrebbero arrivare anche Sabina Guzzanti e Luciana Littizzetto. Ma questa fase è ancora in fieri.
Massimo Giannini ha voluto che la struttura del talk show fosse aggiornata in modo dinamico e contemporaneo. L’obiettivo è di avvicinare la cosiddetta “politica da talk show” alla vita quotidiana. Non sarà facile, e forse è possibile che tutte le buone intenzioni restino sulla carta, ma c’è la volontà di fornire allo spettatore quel bagaglio di informazioni necessario per la comprensione della realtà politica, economica e sociale del Paese.
Dunque sarà un Ballarò rivoluzionato che conserva forse, soltanto il titolo rispetto al passato. In quest’ottica anche la sigla ha subito un restyling sia dal punto di vista grafico che musicale. Il tradizionale motivo Jeux d’enfants di Rene Dupère è stato riarrangiato in versione più moderna da Ivano Fossati. Infine la grafica è stata rivista in chiave artistico pop da Stefania Trifoni.