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Dalla serie-madre “Arrow” sfreccia un nuovo super-eroe, vecchia conoscenza dei fumetti DC Comics. “The Flash” (a marzo 2015 su Premium action) prende vita in uno spin-off ad hoc con lo stesso team produttivo di “Arrow” (Greg Berlanti in testa). Ad interpretare il super-eroe che corre e si muove più veloce del lampo è stato chiamato Grant Gustin, già visto in “Glee”. L’attore vestirà i panni dello scienziato dalla doppia vita Barry Allen in una delle serie più attese della nuova stagione. Geoff Johns, celebre fumettista della DC Comics, ha preso parte al progetto di spin-off del personaggio nato nel 1940 e già protagonista di una fortunata serie tv del 1990 con John Wesley Shipp nella tutina di foamglas del rosso giustiziere mascherato. La sua prima apparizione è avvenuta nel primo numero di Flash Comics (1940).
Anche nella 4° stagione inedita di “Grimm” (su Premium action dal 3 marzo), il detective Nick Burkhardt (David Giuntoli) vede il lato oscuro delle persone, le “bestie selvagge” che si nascondono nelle persone che lo circondano. Il più delle volte con cattive intenzioni
E’ stato “Sherlock” il titolo più premiato alla recente 66esima edizione degli Emmy Awards. Con 7 statuette conseguite, la miniserie di Steven Moffat attesa con la 5° stagione inedita su Premium Crime nel 2015. Tra i 7 premi ricevuti dalla serie interpretata da Benedict Cumberbatch, che proprio con “Sherlock” ha conosciuto popolarità planetaria, svettano tra quelli principali i primati di “miglior attore protagonista” di miniserie (a Cumberbatch stesso), alla “miglior sceneggiatura” (del curatore Steven Moffat), al “miglior attore non protagonista” in una miniserie (Martin Freeman). A completare la bacheca di trofei vinti da “Sherlock” anche quelli definiti “Creative Arts”: “outstanding music composition”, “outstanding sound editing”, “outstanding cinematography” e la “outstanding single-camera picture editing” in una miniserie/movie. I 7 Emmy Awards pareggiano i conti con gli altrettanti BAFTA inglesi (gli Oscar di Sua Maestà) e affollano la bacheca già ricca di 5 Royal Television Society, 2 Satellite Awards, il Critics Choice Award, il Television Critics Association Award, il Peabody Award.
Ci sono titoli che anticipano la realtà. E’ il caso clamoroso di “Person of interest” – altra produzione di J.J. Abrams, in collaborazione con l’ideatore Jonathan Nolan – capace di prevedere la vicende del Datagate fin dal 2011. Nella serie che va in onda con la 4° stagione inedita su Premium Crime il 18 febbraio ogni singolo cittadino risulta ‘person of interest’, soggetto sotto controllo ed intercettazione per prevenire crimini e, originariamente, atti terroristici
Così come sono ormai coppie d’indagine “di fatto” quelle formate da Patrick Jane (Simon Baker) e Teresa Lisbon (Robin Tunney) di “The Mentalist” (la 7° stagione inedita su Premium crime dal 31 gennaio) e da Jane Rizzoli (Angie Harmon) e Maura Isles (Sasha Alexander) in “Rizzoli&Isles” (5° stagione inedita su Premium crime dal 29 dicembre). La detective Sharon Raydor (Mary McDonnell) di “Majior crime” (la 3° stagione inedita su Premium crime dal 26 dicembre) sembra ormai essere sopravvissuta al fantasma di Brenda Johnson di “The Closer”, del quale la serie è spin-off.