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Avevamo lasciato, nel finale, De Silva vestito da medico, in camera di Rosy Abate e la nuova puntata comincia parlando ancora di Crisalide. Gli omicidi continuano, Ettore Ragno si sta vendicando della morte del fratello mentre Lara ha solo 48 ore per convincere la sorella a parlare.
Pochi minuti e torniamo in ospedale da Rosy che ha avuto una risposta negativa ai farmaci, la ragazza è quasi andata in coma ma De Silva vuole farle tornare la memoria a tutti i costi e la prepara per un elettroshock. Intanto Sandro, agente sotto copertura, si ritrova coinvolto nel secondo omicidio in carcere, e questa volta è proprio lui ad uccidere l’uomo che stava per togliere la vita a Don Carmine: la guerra tra i Ragno e i Rizzo sta per scatenarsi.
Ma questa puntata di Squadra antimafia, fortunatamente, è già più ricca di novità. Sandro Pietrangeli, in cella con un muto, scopre che l’uomo in realtà non ha perso l’uso della parola e durante una conversazione privata il suo compagno di cella gli rivela di sapere la sua vera identità. Ma chi è questo nuovo personaggio e come fa a conoscere Sandro? Nulla ci viene rivelato.
Tra una azione mafiosa e l’altra, continuano anche i riferimenti al rapporto tra Calcaterra e Lara, la ragazza sente il vicequestore sempre più lontano e tra i nuovi rapporti che si stanno creando, continuano anche quelli tra Veronica Colombo ed Ettore Ragno e quelli tra Rachele ed il cugino, Come per le scorse stagioni torna, anche se per poco, l’attenzione sui sentimenti dei personaggi, ma le scene sono brevi e rare, a differenza della scorsa stagione il pubblico non fa in tempo ad affezionarsi alle nuove coppie che si stanno formando.
C’è poi un infiltrato che avverte i Ragno, facendo saltare le missioni della Duomo, ma anche questa volta, della talpa, non sappiamo nulla, qualcuno all’interno delle Istituzioni sta facendo il doppio gioco. Calcaterra più volte accenna alla possibilità che anche la magistratura sia coinvolta.
La criminalità e le collusioni tra Stato e mafia rimangono il fulcro di questa sesta serie, poco spazio, per ora, ai sentimentalismi ed alle scene hot, più che presenti durante la scorsa quinta stagione, al centro dell’attenzione rimane la lotta alla criminalità.
La rete si infittisce, Lara viene sospesa dal servizio, Calcaterra scopre che ad uccidere Nicola Ragno è stata proprio Veronica ed Ettore finalmente sta per incontrare De Silva. Se poche sono le azioni di polizia, i colpi di scena, anche in questo finale non mancano. De Silva uccide il medico di Rosy che ha scoperto la sua vera identità, il giudice Pulvirenti, tra i più vicini a Calcaterra e alla Duomo, uccide inaspettatamente l’ispettore Palladino che stava aiutando il vicequestore nelle indagini su Crisalide. E’ lui la talpa.
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Scopriamo, senza aver avuto nessun indizio precedente, che è proprio il giudice a lavorare per De Silva. E mentre Rosy sta per essere portata a fare l’elettroshock, Calcaterra scopre un nuovo cadavere, si tratta del corpo del medico di Rosy, ucciso da De Silva che ha preso il suo posto, Il vicequestore capisce allora quello che sta accadendo e corre in ospedale, il puzzle si sta piano piano ricostruendo,
Il resto lo scopriremo nella prossima puntata, l’appuntamento rimane per lunedì, su Canale5.