Le telecamere di Rai 2 sono entrate al Pacha, dove quest’estate si è tenuto un dj set di Garrix e le immagini della performance si sono alternate all’intervista realizzata appositamente per il programma. La star della console ha ripercorso la sua breve carriera (ha solo 18 anni): da quando a 13 anni suonava davanti ai suoi amici, al contratto con la Spinnin’ Records che gli ha dato la possibilità di lanciare sul mercato i suoi pezzi, facendo di lui un fenomeno a livello internazionale. Non è la prima volta che Martin Garrix si esibisce ad Ibiza: già due anni fa era stato chiamato per suonare, e il ragazzo ricorda il nervosismo per quel debutto. “Anche ora, prima di grandi eventi, mi capita di essere nervoso. Se premi il pulsante sbagliato rischi di spegnere la musica”, ha dichiarato. “Io mi diverto a mettere dischi, non lo considero un lavoro, voglio che la mia musica trasmetta molta energia”, e a giudicare dalla folla che alle 4 del mattino ancora gremiva il locale pare essere riuscito nel suo intento.
Il viaggio continua con la storia di Giulia, la performer che ha deciso di dedicarsi alla spiritualità (ma non troppo aggiungiamo noi). Arrivata a Ibiza nel 2001 per andare a trovare il fratello, si è innamorata dell’isola e in breve tempo è diventata la regina della notte ibizenca. Due anni fa la svolta: la “reina”, così era soprannominata, aveva sovrastato la sua persona, Giulia si sentiva costantemente intrappolata nel suo personaggio e così ha scelto di darci un taglio. Ora lavora all’organizzazione dello Zoo Project, un party il cui pubblico è quasi tutto inglese e in cui ci si traveste da animali immaginari. Si tratta di uno dei pochi party performativi dell’isola e la star non è il deejay, ma tutti insieme contribuiscono alla riuscita della festa.
Strappa qualche sorriso il momento in cui Giulia si reca su una spiaggia davanti alla roccia di Es Vedrà per compiere un rituale teso a connetterla con l’energia femminile, con tanto di guaritrice che le fa da insegnante.
Altra protagonista femminile della puntata è la ballerina Jasmine, che lavora proprio allo Zoo Project e fa conoscere alla troupe di Rai 2 il dj toscano Federico Grazzini, il quale ammette: “Ibiza è un’isola che cambia continuamente, ma resta un luogo dal quale escono le tendenze musicali che poi rimbalzano in tutto il mondo. Oggi la musica dance, per la prima volta, ha sostituito i concerti rock”.
Lavorare a Ibiza vuol dire anche incrociare Carl Cox, dj che ha contribuito a creare il mito di quest’isola e che ha iniziato a suonare la house music a metà anni ’80. La sera in cui le telecamere di Party People Ibiza lo incontrano è il suo 54° compleanno, e lui lo festeggia allo Space. Suonando, ovviamente. “Io mi sento uno del pubblico perché lo sono stato. La mia prima volta a Ibiza risale al 1985 con mia sorella e la mia ragazza; per tre giorni dormimmo in auto”, ricorda. “Cosa ne penso dei dj superstar? Io non mi reputo tale, sono solo uno che ce l’ha fatta perché ci ha creduto fin dall’inizio”.
Infine un focus su “Phantasmagoria 2034”, lo spettacolo che segna il ritorno del Manumission, party che richiamava 12000 persone al Privilege e poi all’Amnesia. Dopo alcuni anni di pausa, Mike e Claire, ideatori del Manumission e performer più famosi dell’isola, sono tornati il 1° agosto con il loro spettacolo performativo. I due spiegano le difficoltà che si incontrano nel mettere in piedi uno spettacolo simile: serve un budget che copra i costumi, la scenografia e il lavoro dei performer. Per questo motivo molti organizzatori preferiscono investire su una serata con un dj. Mike commenta così il successo delle star della console: “È per la EDM che spopola, e ci sono dentro anche le case discografiche che vogliono venderla, i dj oggi hanno grandi agenti come gli attori”. Ibiza è notoriamente l’isola della perdizione e delle tentazioni, eppure Mike e Claire a marzo si sono sposati. Allora è possibile innamorarsi sull’isola? Queste le parole di Claire che chiudono la puntata: “Sì, devi concentrarti su una sola persona. Ci sono tante tentazioni ma noi lavorando insieme passiamo molto tempo l’uno accanto all’altra, ed è questo uno dei motivi del nostro successo”.