Il balletto decreta l’inizio della serata. Il padrone di casa comincia un repertorio di canzoni molto gradite al pubblico. La prima è “Lontano dagli occhi” di Sergio Endrigo: interpretazione intensa ma lontana dallo standard di Endrigo. Siamo solo ai primi minuti e già Ranieri saluta il pubblico in vista dell’arrivederci.
Continua a cantare: il motivo che interpreta è stato reso famoso da Ornella Vanoni e serve proprio ad introdurre l’artista: si tratta di “Domani è un altro giorno”. Ranieri e la Vanoni duettano.Dopo i due si intrattengono a chiacchierare. Ranieri ricorda gli 80 anni della Vanoni che conserva ancora una voce non incrinata dall’età. E la cantante annuncia di avere molti progetti futuri, tra cui il teatro. Ancora duetto sulle note di “Io più te”. Segue “Eternità”. Si prosegue con “Senza fine” e subito dopo Ornella Vanoni lascia il palcoscenico. Blocco pubblicitario.
Si ritorna in studio: Massimo Ranieri presenta Romina Power di passaggio a Roma. Confessa di essersi innamorato della cantante 40 anni fa ma lei era già innamorata di un suo amico. E Ranieri con discrezione non ne fa neppure il nome, ma poi gli sfugge e lo nomina spesso, chiamandolo persino “marito” di Romina. I due duettano sulle note musicali e poi Ranieri canta “Araprete fenesta” su Oì Marì” che diventa “Oì Romina”.
Il momento poetico, più intimista e meno leggero. Massimo Ranieri recita versi di Nâzım Hikmet-Ran, in italiano chiamato Nazim Hikmet, poeta, drammaturgo e scrittore turco naturalizzato polacco. Poi arrivano Marco Masini e Michele Zarrillo E sono ancora duetti, con Ranieri sdraiato sul pianoforte. Si percorrono musicalmente le tappe principali dei due artisti. E a tre voci interpretano uno dei gioielli del repertorio di Ranieri: Perdere l’amore. Il pubblico gradisce e applaude ripetutamente. Si cambia radicalmente registro: Zarrillo- Masini- Ranieri si esibiscono in una singolare versione de I Watussi.
Entra Bianca Guaccero che, nonostante la “pancia a tamburo” come sottolinea Ranieri” canta e addirittura balla. La Guaccero annuncia di essere incinta di otto mesi ma vuol dimostrare che anche in dolce attesa una donna può cantare e soprattutto ballare. Insieme al padrone di casa si esibisce in una macchietta napoletana.
Tocca adesso a Ranieri in un motivo napoletano dal titolo “Tu vulive ‘a pizza” che interpreta con il balletto curato da Franco Miseria.Blocco pubblicitario.
Al rientro Ranieri canta “Avevo un cuore (che ti amava tanto)” portata al successo da Mino Reitano. E con Simona Molinari ricorda Mia Martini con “La nevicata del ’56”. Due amici sottolinea il cantante che resteranno sempre nel nostro cuore. Il ricordo continua con “Gli uomini” di Mia Martini.
Si continua con un’altra canzone napoletana : “A casciaforte” che Ranieri interpreta con Enzo De Caro. Atmosfere da macchietta napoletana, interpretazione riuscita.Dopo i due artisti napoletani chiaccherano tra di loro. De Caro ricorda un episodio avvenuto a Roma: erano gli anni di piombo e lui con gli amici della Smorfia furono fermati da una pattuglia delle forze dell’ordine nei pressi di viale Mazzini. Solo l’arrivo di Pippo Baudo che loro aspettavano, li salvò dall’incresciosa situazione. Blocco èubblicitario.
Ranieri e De Caro interpretano una poesia che Troisi aveva scritto sul suo cuore malato che ha messo le ali: la poesia è stata musicata dallo stesso De Caro come omaggio all’amico scomparso 20 anni fa.
E’ la volta di “Se bruciasse la città”. Entra Elio Pandolfi, grande interprete del teatro italiano. Pandolfi parla della recitazione di oggi e di come sia cambiata rispetto al passato. Alla veneranda età di 88 anni ricorda e riflette, racconta aneddoti ricchi di umorismo, anche cimiteriale, ci tiene a sottolineare.
Quando Pandolfi esce di scena, entra Morgan: con Ranieri canta Vengo anch’io, no tu no, di Enzo Jannaci. E subito dopo “Messico e nuvole”. I due continuano con il repertorio di Jannaci.
Ranieri ricorda che Morgan sta suonando il pianoforte che appartenne a Fred Buscaglione. Adesso il padrone di caa chiede di interpreatre brani del repertorio del giudice di X Factor.
Morgan esce di scena ed arriva il momento del famoso tip tap in cui Massimo Ranieri si esibisce nel corso di ogni puntata.
Le coreografie sono davvero molto curate. Ranieri riprende a cantare: interpreta La vestaglia. Poi racconta una barzelletta di Gino Bramieri.
Ed è ancora macchietta napoletana, genere che in questa ultima puntata, Ranieri ha usato parecchio. Il brano è “Ta vuò fa fà ‘na foto”. Subito dopo recita una poesia di Guido Gozzano:.
Con Simona Molinari si omaggia Edith Piaf in Non, je ne regrette rien. Altro blocco pubblicitario.
Verso la conclusione dello show arriva Debora Iurato, la vincitrice di Amici 13. Ranieri era stato tra gli ospiti di una puntata del talent della De Filippi e aveva cantato con l’allora concorrente. Dopo un ulteriore duetto tra i due, la Iurato si confronta con un testo molto difficile di Mina: Brava.
Raffaele La Capria è l’ospite letterario, come vi avevamo anticipato. Riflette sulla filosofia delle canzoni napoletane, sulla “precarietà” di Napoli, spiega le caratteristiche del “guarracino” il pesce che lui chiama lo scugnizzo del mare.
Segue l’interpretazione del brano “O guarracino” un classico napoletano del ‘700: Ranieri è accompagnato dal giovane violinista Andrea Obiso che dopo si esibisce anche da solo.
Sono oramai le 24 e 10 minuti. Ma Ranieri non dà segni di cedimento. E riprende a cantare. Interpreta “Se stasera sono qui”. Adesso sembra finita: è il momento dei saluti. Invece si va avanti ad oltranza: Ranieri canta “Tu si ‘na cosa grande” di Domenico Modugno.
Finalmente lo show chiude i battenti. Arrivederci alla prossima volta, dice Ranieri. Ma dà appuntamento per la domenica mattina da Piazza San Pietro per un evento assieme a Bocelli