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La lunga lista di personaggi imitati quest’anno si arricchisce con due novità: Carlo Tavecchio, neo presidente della Figc e Massimo Ferrero, da poco divenuto presidente della Sampdoria, squadra per cui Crozza fa il tifo, sono le nuove “vittime” della satira del comico genovese.
Apertura dello show in chiave “opera lirica”. L’occasione è per imitare Pierluigi Bersani, alla guida della minoranza del Partito Democratico. L’ex segretario, nel ruolo di un improbabile tenore, viene dipinto come un politico agguerrito, pronto a tendere una trappola al segretario del partito, Matteo Renzi, per rubargli il posto. Crozza/Bersani canta: ““Renzi maledetto mai eletto!”.
Dopo l’ouverture musicale, comincia il monologo di Crozza, che spiega la struttura della minoranza Pd: i renziani, i dissidenti e i non allineati. E’ lo spunto per una riflessione critica, nascosta sotto il velo della satira, sulla figura del premier Renzi, che di frequente assume connotati piuttosto volgari. Accade quando Renzi viene addirittura paragonato a Laura Pausini: il riferimento è all’oramai noto episodio dell’accappatoio della cantante che improvvisamente si aprì alla fine di un concerto.
Crozza ora si traveste da Renzi alle prese con una conferenza stampa. Il Presidente del Consiglio è affiancato da due donne, che impersonano i ministri Madia e Boschi. Le due però non riescono a parlare, perché interrotte di continuo dal finto premier, che le considera soltanto per la loro bellezza fisica: “Che belle la Boschi e la Madia! Sono limonabili?”
Dopo il centrosinistra, ora è il turno dell’opposizione. Prima Brunetta, poi Grillo. La satira nei confronti del Movimento Cinque Stelle continua con la caricatura di Gian Roberto Casaleggio, dipinto come un visionario alle prese con strambe predizioni di improbabile realizzazione: “Nel 2056 l’inversione dei poli magnetici porterà un’inversione dei proverbi che causerà un’inversione dei proverbi, con una fava che prenderà due piccioni”.
Lasciate le forze politiche, ora tocca ai sindacati. L’accusa nei loro confronti è di non capire realmente le esigenze dei lavoratori, alle prese con i problemi del precariato e con il rischio di perdere l’impiego. E’ il punto di partenza per la parodia di Susanna Camusso, segretaria della CGIL, e del segretario Fiom Maurizio Landini. Tra i due il dialogo non è sui temi dell’occupazione, ma sulla funzionalità di una calcolatrice. Primo stacco pubblicitario.
Riprende la diretta ed ecco la prima novità di questa edizione. Crozza presenta il personaggio di Carlo Tavecchio, attuale presidente della Federcalcio, reo di aver pronunciato, prima della sua elezione, frasi dal contenuto discriminatorio nei confronti dei calciatori di colore. Un filmato mostra le immagini di quell’episodio, che dà il via alla vera e propria imitazione.
La versione crozziana di Tavecchio è quella di una persona retrograda, omofoba e razzista, dal linguaggio anche sboccato.
Lo spazio per lo sport continua. E’ il turno di Massimo Ferrero, neo presidente della Sampdoria, soprannominato “Er Viperetta”. Crozza lo introduce descrivendo la sua ascesa da attore di piccoli ruoli a produttore cinematografico. Viene mostrato un video con le immagini del vero Ferrero, che poi lascia spazio alla caricatura messa in scena dal comico genovese, intervistato da un finto giornalista. Ferrero/Crozza sembra non aver capito bene di aver acquisito la Sampdoria, che per lui è la squadra con la maglia “bruciacchiata” (anziché blucerchiata). E’un uomo che fatica a trovare le parole, come se fosse completamente in preda a delle allucinazioni. Secondo stacco pubblicitario.
Il terzo blocco dello show si apre con Crozza fra i banchi di scuola. E’il pretesto per parlare della lezione tenuta dall’ex capitano della Costa Concordia Francesco Schettino all’università “La Sapienza” sulla gestione del panico. Il ritratto di Schettino è impietoso: un personaggio miserabile, che invita i suoi studenti ad avere “il coraggio di essere dei codardi” e a non pagare mai le tasse, perché “affondano la personalità”. Pubblicità.
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La chiusura è affidata alla parodia della pubblicità di una nota marca di prodotti dolciari, che ha come testimonial l’attore Antonio Banderas nel ruolo di un panettiere. Dilagano i doppi sensi, che Crozza poteva quantomeno limitare. Il Banderas proposto è un fornaio che inventa cibi il cui nome rimanda ad espliciti riferimenti sessuali.
Si chiude qui la prima puntata di “Crozza nel paese delle meraviglie”. L’appuntamento è per venerdì prossimo, 10 ottobre, alle 21.10.