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Cominciamo da Quinta colonna: Paolo Del Debbio incontrerà il Presidente del Consiglio in un lungo faccia a faccia. Un’intervista che, nelle intenzioni del padrone di casa, dovrà spaziare a 360 gradi, su tutti i temi scottatnti della politica e del governo. Renzi ha preso il posto di Rosy Bindi: in un primo momento infatti era previsto un faccia a faccia proprio con la Bindi, adesso rimandato alle prossime puntate.
Dopo il talk politico, il conduttore accende i riflettori sui temi del lavoro e della sicurezza. Del Debbio, nel corso della puntata, darà voce ad opinionisti e persone comuni: questa settimana sono previsti due collegamenti dalle piazze di Roma e Milano.
In studio, a dibattere sui temi della serata, saranno presenti Alessia Morani (Pd), Giovanni Toti (Fi), Matteo Salvini (Lega Nord), Paolo Ferrero (Rifondazione Comunista), Rosario Trefiletti (Pres.Federconsumatori), Felice Romano (Siulp), Daniele Martinelli (ex responsabile comunicazione M5S), Idris Sanneh e Vittorio Feltri.
Subito dopo la conclusione del talk show di Retequattro arriva, in seconda serata, Terra! Toni Capuozzo punta i riflettori sulla battaglia che si è scatenata a proposito dell’articolo 18, La discussione avverrà proprio sui luoghi di lavoro più rappresentativi. La discussione si svolge lontano da Roma e dalle questioni di principio e si arrichisce delle testimonianze dei protagonisti: precari, operai, artigiani, imprenditori e sindacalisti
Totem, tabù, orpello ideologico, estrema difesa di un mondo condannato alla precarietà. La battaglia sull’articolo 18 infuria, le definizioni si sprecano, commenta Capuozzo.
Lontano da Roma e dalle battaglie di principio, gli inviati del programma sono andati in fabbrica, nei laboratori artigiani, tra imprenditori e operai per capire cosa significhi oggi produrre, competere sui mercati internazionali, difendere e garantire il posto di lavoro.
Un viaggio scandito dalla voce dei protagonisti. Da chi ha perso il posto di lavoro e non riesce a rientrare in fabbrica, nonostante abbia vinto la battaglia legale, a chi vive con angoscia il destino di precario. Parlano i sindacalisti che negoziano quotidianamente condizioni di lavoro e aumenti di produttività, parlano gli imprenditori impegnati a difendere gli spazi di mercato conquistati.
Ne emerge una realtà che riserva sorprese, suscita dubbi, ma soprattutto chiede un’attenzione lontana dalle dispute ideologiche e dagli slogan buoni per guadagnare un titolo in prima pagina.