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Attrice vista in Camera Cafè e in varie fiction di casa nostra, Roberta Garzia parla della sua esperienza televisiva e si racconta a 360 gradi.
Com’è iniziata l’avventura di Pechino Express e che tipo di esperienza è stata?
Una bellissima avventura, ancora migliore di quanto immaginassi perché questi mondi, queste culture che abbiamo incontrato, ci hanno dato veramente tanto. È stato un arricchimento ed è arrivata quasi per caso: la mia amica Eva mi ha proposto di partecipare insieme a lei. All’inizio mi sembrava un progetto difficile, invece piano piano ha iniziato a concretizzarsi e sono felice di averne fatto parte.
Ci può anticipare qualche dettaglio di quanto accadrà nelle prossime puntate di Pechino Express?
Non posso anticipare niente: però posso dire che il programma merita di essere seguito. Si arriva in crescendo verso le ultime puntate, e quando il gioco si fa duro… bisogna essere altrettanto duri!
Dovremo quindi aspettarci altre prove con cibi disgustosi e grilli fritti?
Questo non lo posso anticipare. Comunque i grilli fritti erano il cibo più mangiabile; il cervello di maiale invece, bollito per ore, era terribile.
Qual è stata la sua coppia preferita?
Io ho avuto una grande simpatia per i Coreografi e per gli Eterosessuali, che sono usciti troppo presto. Con i Coreografi si è creato un bel rapporto, abbiamo anche trascorso una notte insieme e la Celentano è stata una vera scoperta.
Attualmente, tra le coppie in gara, abbiamo iniziato a conoscerci meglio con le Cattive.
E invece la coppia con cui si è trovata meno bene?
Non ho avuto modo di legare con i Benestanti, ma solo perché ho avuto meno tempo di conoscerli. Devo dire che, chi più chi meno, sono tutte persone carine: si è creato un bel feeling e, naturalmente, più vai avanti più scopri le persone. All’inizio ad esempio, io non avevo molta simpatia per le Cattive; invece poi ho iniziato ad apprezzarle. Con i Benestanti invece non c’è proprio stata l’occasione, visto che sono usciti subito.
Che ha pensato quando ha visto i Perez piombare a metà percorso?
Guardi, li avremmo fatti secchi!(ride, ndr) Arrivano alla sesta puntata, tutti belli freschi… chiaramente scattano subito delle dinamiche per cui il gruppo si compatta contro i Perez. Però alla fine ci siamo lasciate conquistare anche dalla loro simpatia.
Quanto ha influito su di lei l’esperienza di Pechino Express?
Da un punto di vista personale, l’incontro con popolazioni così lontane da noi, ha rappresentato per me un arricchimento, non solo per la scoperta e la conoscenza del diverso, ma soprttutto per la conoscenza di se stessi. In Myanmar per esempio, non si potevano toccare le persone, di conseguenza si guarda la realtà in maniera meno scontata e si inizia a ragionare con prospettive diverse. Impari a valutare tutto con attenzione.
Da un punto di vista professionale invece, Pechino mi ha portato un lavoro teatrale: dopo avermi vista nel programma infatti, mi hanno proposto ruoli molto significativi e interessanti.
Quindi il primo progetto post-Pechino è uno spettacolo teatrale
Si, in realtà i primi progetti futuri sono quattro spettacoli teatrali. Con uno debutto il 18 novembre a Roma al Teatro Sette: il titolo è Ottutt (tutto alla rovescia); si tratta di una commedia con me e Massimiliano Vado che porta in scena le dinamiche di una coppia che le tenta tutte per stare insieme. In un mondo tutto alla rovescia, si capovolgono le dinamiche sociali: Ottut è un discorso a 360 gradi sulla coppia.
Questo è il primo, poi ho in programma altri due spettacoli e uno per la prossima stagione. Comincia anche ad arrivare qualche altra proposta… ma per il momento, dita incrociate!
Un pregio e un difetto di Roberta Garzia?
Sono solare, mi piace sempre vedere il bicchiere mezzo pieno; questo però è anche il lato negativo, perché spesso il mio ottimismo è eccessivo, specie quando mi ostino a vedere il lato positivo delle persone rimanendo poi delusa. Però sono anche tenace, una che non molla.
Quali programmi segue in tv?
In realtà non ho molto tempo per guardarla, sto veramente poco a casa; quando posso seguo Tale e Quale, Ballando con le Stelle. Di solito però preferisco un film, o magari leggere.
Letture preferite?
Un po’ di tutto, ma tanti gialli. Il mio libro preferito in assoluto è Il Maestro e Margherita: ogni tanto, ciclicamente, lo riprendo in mano.
Adesso sto leggendo il trattato sull’arte di vivere felici di Schopenhauer, perché sto tornando a una mia grande passione, la filosofia.
A volte mi capita di leggere più libri insieme, me se non mi soddisfano li lascio anche a metà.