Nel testo, tra l’altro si chiede “quali siano le ragioni che hanno spinto la Rai a non inserire Miss Italia nel palinsesto e se non ritenga di fornire ogni chiarimento in merito alla nuova linea edtoriale di Rai1 anche al fine di rendere più trasparente e comprensibile l’intera vicenda”.
La parlamentare ha ricordato come anche il concorso di Miss Italia nel mondo sia stato cancellato lo scorso anno, “nonostante gli ampi consensi ottenuti tra i nostri emigrati e gli ascolti rilevanti realizzati nelle edizioni precedenti”. Poi si rivolge al ministro per sapere: “se non sia opportuno richiedere alla Rai di riesaminare la decisione presa alla luce di molteplici motivi, tra i quali, in primo luogo, la perdita di lavoro di migliaia di persone interessate alla manifestazione”.
Ricordiamo che la patron di Miss Italia, Patrizia Mirigliani, aveva già convocato una conferenza stampa, la scorsa settimana, per esprimere il proprio dissappunto nei riguardi della penalizzante decisione di Giancarlo Leone, direttore di Rai1.
Intanto, nella sede di Palazzo Marini, Camera dei deputati, a Roma, si è svolto il convegno sul tema “Il valore sociale della bellezza,” patrocinato dal Senato e dal ministero della Salute.”Miss Italia continua” ha detto la Mirigliani “e non sarà la decisione della Rai a spegnere i riflettori sul concorso che fa parte della storia italiana.
Le voci a difesa della kermesse di bellezza che oramai è un’istituzione italiana, sono state davvero tante. Quasi sembrano costituire un vero e proprio movimento di opinione che chiede alla Rai le motivazioni di una decisione così impopolare. Tra i messaggi più significativi a favore della kermesse di bellezza, c’è persino quello del Cardinale Gianfranco Ravasi. “In una società in cui bellezza è sinonimo di apparenza, è necessario riproporla in tutta la sua forza perchè è attraverso di essa che si può giungere ad orizzonti più alti”.
Lucia Bosè che ha vinto Miss Italia nel 1947, si è molto rammaricata del fatto che in Italia non si riesca a tutelare la bellezza e si è detta stupita della decisione della Rai. Inoltre ha manifestato tutta la sua solidarietà a Patrizia Mirigliani.
Particolarmente polemica la dichiarazione del notissimo press agent Enrico Lucherini che ha detto: “Miss Italia non può non essere trasmessa in tv. E’ impossibile una tale decisione. Giancarlo Leone ci ripensi e trovi il modo di attualizzare il format. Se vedrò ancora Antonella Clerici con i bambini, non pagherò più l’abbonamento alla Rai. Ma, come, ci sono ragazzini di dieci anni che si esibiscono e si impedisce a bellissime ragazze di sfilare?”
E’ entrato nella discussione anche il vice presidente del Senato Valeria Fedeli con questa dichiarazione: “grazie alla presidenza di una donna, Miss Italia sta portando avanti, importanti campagne sociali, riuscendo a far crescere nelle piazze l’attenzione verso temi e problemi che ci stanno molto a cuore”.
Come già aveva precisato Giancarlo Leone affermando che Miss Italia non è coerente con i progetti di Rai1, anche Anna Maria Tarantola, presidente della Rai, in un’intervista al quotidiano La Stampa, ha ribadito le posizioni del direttore di Rai1, sottolineando addirittura che “Miss Italia non rientra nella linea editoriale della Rai”. A queste parole, risponde la Senatrice Silvana Amati che aveva già presentato una prima interrogazione parlamentare sulla cancellazione di Miss Italia dai palinsesti Rai. Queste le sue parole:”se è vero che le Miss sono il prototipo di un’immagine femminile così negativo, che cosa propone, in risposta il servizio pubblico?”
.Anche la modella curvy internazionale Elisa D’Ospina ha elogiato le iniziative di Miss Italia, tra cui la campagna contro l’anoressia con le Miss “Forme Morbide“, mai recepita, ha commentato, dal programma di Rai1. “Nel 2011 alcune di loro con la taglia 44, sono state addirittura considerate grasse e non adatte al palcoscenico di Rai1” ricorda la D’Ospina.
Infine, anche Isabella Rauti, presidente di “Hands off women” esprime tutta la sua solidarietà a Miss Italia “Bellezza e intelligenza possono camminare insieme. Se dai palinsesti eliminano le varie Isole dei famosi, non me ne accorgo nemmeno, ma cancellare Miss Italia, ovvero la storia italiana, non si può. E’ una grande ipocrisia e un falso moralismo che dobbiamo respingere”.
Come finirà questa vicenda? Riuscirà il concorso a riprendersi il posto nel palinsesto di Rai1 oppure dovrà cercare ospitalità altrove?