A rompere il ghiaccio è stata la scozzese Emma Morton (over 25) con Blurred Lines di Robin Thicke: un bel modo per iniziare il programma. Esibizione spiritosa, divertente supportata da una prova vocale decisamente positiva.
I Komminuet (gruppi) hanno invece affrontato una sfida particolare: la rivisitazione dell’Aria sulla quarta corda di Bach. Una scelta, quella del loro giudice Morgan, che ha dato al duo uno spessore diverso rispetto a quanto avevamo visto ai casting. Gran resa scenica come sottolineato anche da Fedez, l’unica pecca è stato il fatto che l’esibizione sembrasse di Pietro, con Francesca in secondo piano come fosse una corista.
Leiner (under uomini) ha interpretato What Goes Around Comes Around di Justin Timberlake dimostrando notevoli doti di performer: ottimo movimento e voce soul, anche se a tratti l’aderenza al modello originale è risultata evidente, come ha fatto notare anche la Cabello.
Sarà pure la più giovane del gruppo, ma Ilaria (under donne) ha dato vita a un’esibizione davvero magica. Per il primo live show ha portato The Scientist, forse una delle canzoni più belle dei Coldplay e con la sua voce delicata ha reso giustizia al valore del brano, arricchito da un’interpretazione personale e credibile.
Il rapper Diluvio (over 25) ha invece riscritto Alors on danse di Stromae. La voce non è il suo punto forte, ma nei suoi testi riesce sempre a raccontare una storia che abbia un senso in modo semplice ed efficace.
L’esibizione di Madh sulle note di Take Care di Drake ha creato un po’ di scompiglio al tavolo dei giudici. Sicuramente gli va riconosciuto il merito di aver portato a casa un brano per niente facile da cantare e che richiede fiato. Apprezzabile la scelta di rappresentare generi e stili poco noti in Italia, ma talvolta la performance è apparsa piatta.
Gran bell’esordio per gli Spritz For Five che hanno divertito il pubblico con i loro giochi di voce in Just Can’t Get Enough dei Depeche Mode. Solo qualche imprecisione nella parte finale, ma la prova è ampiamente superata, e la loro energia è arrivata in pieno.
Esibizione molto classica ed essenziale quella di Mario che ha cantato E non andar più via di Lucio Dalla. L’attenzione, anche dal punto di vista scenografico, era tutta incentrata sulla voce e questo ha amplificato l’aspetto emozionale del pezzo.
Camilla (under donne) ha stravolto del tutto uno dei cavalli di battaglia di Britney Spears, Toxic, che – da hit pop adatta alla pista da ballo – è diventata qualcosa di molto vicino all’elettronica e alla dubstep. Un’interpretazione sensualmente dark e sinistra ha completato il quadro.
Coraggiosa ma altrettanto rischiosa la scelta di Morgan per i The Wise, ai quali ha affidato Giovanni, telegrafista di Enzo Jannacci. Forse un po’ troppo per una prima puntata.
Lorenzo (under uomini) ha invece fatto ascoltare al pubblico di X Factor Good Riddance (Time Of Your Life) dei Green Day, confermando anche questa volta l’ottima impressione che ha fatto sin dai casting, sia a livello vocale che interpretativo. Però concordiamo con parte della giuria che ha chiaramente detto che da lui ci si aspetta ancora di più.
Infine Vivian che si è misurata con We Found Love di Rihanna. Performance disastrosa: diverse stonature, poco fiato (nella seconda parte infatti ha dovuto anche ballare) e presenza scenica che continua a non convincerci. Avrebbe meritato di andare all’ultimo scontro al posto dei The Wise.
Questi ultimi si sono battuti contro Diluvio. I primi hanno cantato You’ve Got To Hide Your Love Away dei The Beatles, il ragazzo invece ha portato La notte di Arisa. Entrambi però hanno fatto delle prove insufficienti, al contrario di quanto avevano dimostrato nel corso della puntata. Ad essere eliminato è stato Diluvio.
Appuntamento a giovedì prossimo con il secondo live show di X Factor.