L’appuntamento è da lunedì 3 giugno alle 20.30 su Rai1. TecheTecheTè è stato il Neologismo dell’estate 2012 e, secondo le fonti di viale Mazzini, il titolo del programma televisivo più seguito della stagione. Con una rinnovata veste grafica e un nuovo percorso editoriale TecheTecheTe’ torna tutte le sere alle 20.35 su Rai1. E, per distinguersi dal passato, è stato confezionato un altro sottotitolo: da “ Il Nuovo che Fu” a “Vista la Rivista”.
Lo scorso anno TecheTecheTe’ proponeva ogni sera il confronto fra tre monografie di artisti di ieri e di oggi. In questa nuova edizione, invece, la regola è il tema: A come America, B come Bacio, C come Canzonissima fino alla Z come Zucchero, nel senso dell’amabilità, della leggiadrìa. A 60 anni dall’esordio dei programmi televisivi (il 3 gennaio 1954 la RAI dette il via alla programmazione regolare) TecheTecheTe’ analizza ogni singola voce illustrando per immagini come e da chi è stata raccontata in questo lungo arco di tempo. Si parte lunedì 3 giugno, all’indomani della Festa della Repubblica, con I come Italia: un’esilarante parata di attori e cantanti per illustrare come è stato raccontato il nostro Paese in oltre mezzo secolo di gag televisive e brani musicali a soggetto tricolore.
Caratteristica principale resta la singolare e veloce intersecazione tra situazioni e personalità, Gli accostamenti sono audaci: Ignazio Silone con Raffaella Carrà, Rita Levi Montalcini con Nino Manfredi, Enrico Berlinguer con Rosario Fiorello, Giorgio Almirante con Luciana Littizzetto. Tutto entra così a far parte della più spavalda, sfacciata e sfaccettata Rivista di immagini: figure nobili della storia nazionale – letterati, scienziati, statisti – che hanno affidato alla televisione dal 1954 ad oggi il loro pensiero, vengono decontestualizzate, ritagliate e trasformate in motto, in arguzie da palcoscenico.
Confermata la buffa Passerella Finale, quest’anno commentata dalla voce di Johnny Charlton, il chitarrista dei Rokes, il gruppo inglese più popolare in Italia Mentre la sigla è stata convertita in un “delirante” miscuglio musicale che incoraggia il movimento libero, una sorta di risposta italiana all’Harlem Shake, lo stile che sta spopolando negli Stati Uniti.
Nasce così il TecheShake – ideato da due compositori, Eleonora Paterniti e Enzo Campagnoli con il coinvolgimento di Pasquale Panella e di una squadra di musicisti. Un progetto che rispecchia lo stile del programma e che congloba rhythm and blues, fanfara dei bersaglieri, arie operistiche, rock, senza trascurare persino il nitrito del Cavallo Rai di Viale Mazzini.
Ma non basta: il ballo frenetico che si candida a diventare il tormentone da discoteca dell’estate 2013, è un mosaico di 4 danze che hanno caratterizzato l’intrattenimento storico della televisione italiana: il “Tuca Tuca” di Raffaella Carrà (1971) , il “Geghegé” di Rita Pavone (1965) , il “Testa Spalla” di Don Lurio (1973) e il “Cicale” di Heather Parisi (1981). Queste 4 figure di ballo danno vita a una magnetica sequenza coreografica. E viste le date di nascita delle rispettive figure sorge addirittura il sospetto che siano stati proprio Rita Pavone, Raffa, Don Lurio e Heather (ovvero i primi a muoversi liberamente su passi musicali) a ispirare gli americani per l’Harlem Shake. L’ideatore del ballo-miscela del TecheShake è il coreografo Mvula Sungani, il quale all’età di 12 anni fece da piccolo partner-ballerino di Raffaella Carrà in un indimenticato “Buonasera Raffaella”.