“Che dire… mi avete regalato sensazioni meravigliose! Senza tutti voi questa avventura non sarebbe stata così bella. Sono ancora così emozionato da non riuscire ad aggiungere altro se non ‘grazie di cuore’ per l’affetto enorme che mi regalate. Permettetemi di ringraziare anche tutta la mia compagnia: il mio amico Fabio Avaro, tutti gli attori, i tecnici e lo staff che mi supporta quotidianamente”. Su Facebook Gabriele Pignotta ringrazia ancora il suo pubblico per il pienone registrato al Teatro Sistina di Roma con “Scusa sono in riunione ti posso richiamare?”, commedia alla 200esima replica che ha visto ancora oltre mille persone ridere di gusto. Ogni scena è ricca di ilarità. Ottimi i tempi comici di Gabriele ed i suoi compagni di viaggio: Cristina Odasso, Siddhartha Prestinari, Nick Nicolosi e Fabio Avaro che al Sistina apre le sue emozioni: “Le prime battute con Gabriele sono nate in palestra, a scuola – racconta l’attore -. Lui ha creduto che avremmo potuto fare di quella nostra comicità il nostro lavoro. Ci ha creduto ed ora eccoci qui, in questo teatro dove da ragazzino venivo con i miei genitori a vedere Dorelli e Montesano”.
Scoppiettante il testo di “Scusa sono in riunione ti posso richiamare?” su un autore tv tartassato dai capi: ha firmato per cinque format in cinque anni ma, dopo i primi successi, è a corto di idee e pensa di giocarsi la carta dei migliori amici dell’Università. Li spinge a rivedersi ed a stare insieme dopo tanti anni sotto telecamere nascoste, ignari di essere ripresi. S’inventa anche storie per spingerli al contrasto ed alle lacrime “perché – dice l’autore tv – al pubblico a casa piace quando uno piange in tv e si commuove pure. Anche se poi magari è capace di restare impassibile rispetto alla sofferenza di chi gli sta vicino”. Cinico? Reale? Fatto sta che l’autore della commedia “Scusa sono in riunione ti posso richiamare?”, Gabriele Pignotta, che ne è anche protagonista e regista, la tv la conosce bene. È il piccolo schermo ad averlo battezzato al mondo dello spettacolo. Vinto il festival di Castrocaro come volto nuovo, Gabriele, infatti, inizia a scrivere programmi televisivi per la Rai e per Mediaset, con lo staff di Japino-Carrà, fino ad arrivare ad avere uno spazio comico su Rai2 in “Al posto tuo” di Alda D’Eusanio, la scrittura e conduzione di due programmi su Sky ed una partecipazione come attore al sabato sera di Rai1con Pippo Baudo.
Ma poi la voglia di raccontare storie prende il sopravvento. Abbandona la tv, fonda la sua compagnia teatrale e debutta con “Una notte bianca”… ed è subito successo: sbanca dapprima il botteghino dei teatri off e, dopo essere approdato a teatri di grande capienza come il Manzoni di Roma, la commedia vince il premio Gassman come miglior testo italiano.
Successivamente scrive “Scusa sono in riunione, ti posso richiamare?” e “Ti sposo ma non troppo”, commedie che in pochissimo tempo diventano un fenomeno nazionale. Grazie al sodalizio professionale con Marco Belardi (produttore di pellicole di successo quali “Immaturi” ed “Una famiglia perfetta”), “Ti sposo ma non troppo” si appresta a diventare un importante progetto cinematografico. Al Sistina Gabriele ha annunciato per settembre l’inizio delle riprese della sua opera prima. Prodotta quindi dalla Lotus – verrà distribuita dalla O1 -, la commedia vedrà Gabriele nel triplice ruolo di regista, autore e protagonista, accanto a Vanessa Incontrada e Chiara Francini. Ma non è il suo unico impegno per il grande schermo: sta scrivendo il nuovo film di Carlo Verdone. Inserito tra gli autori contemporanei nel libro “Storia del teatro italiano contemporaneo” di Giovanni Antonucci (edito nel 2012), a novembre Gabriele tornerà in scena con l’ultimo suo lavoro, “Mi piaci perché sei così”, sulle inconciliabili differenze tra uomo e donna, commedia testata con successo a Roma. Con lui sul palco l’amico di sempre Fabio Avaro, Cristina Odasso ed Emanuela Guaiana.
Con il brindisi al Sistina Gabriele saluta così una stagione fortunata a teatro, al cinema ed in tv. Lo abbiamo, infatti, visto anche nei film “Colpi di fulmine” di Neri Parenti e “Pazze di me” di Fausto Brizzi (dove è l’architetto vegano) e nelle fiction “Un Medico in famiglia” e “Rex” (“In entrambe le serie – osserva Gabriele – interpreto un marito cornuto… Ne avrò la faccia? Ma… meglio comunque che accada nella fiction piuttosto che nella realtà…”). Per Gabriele amore o carriera al primo posto? “Questo lavoro – risponde – è una dichiarazione d’amore”.