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Il progetto nasce da una personale riflessione dell’autore e regista Davide Carafòli sul rapporto quotidiano che le persone hanno con la tecnologia: “Viviamo in un’epoca in cui i limiti che da sempre caratterizzano la vita quotidiana continuano ad assottigliarsi grazie alla tecnologia, eppure anche questa condizione di privilegio ha il suo prezzo: la vulnerabilità. Questo mondo in “rete” ci espone, ci rende più attaccabili, vulnerabili. E se una trappola del genere venisse tesa anche a chi, storicamente, gode di protezione massima e legittimazione al potere?”.
In un periodo in cui il popolo italiano ha poca fiducia nei politici che lo rappresentano, un prodotto cinematografico che punta al successo, non può non partire da un attacco alla casta che lo rappresenta. Così nella web serie un anonimo produttore promuove una rock band iscrivendola a un sito di raccolta fondi dedicato ai progetti musicali. Inspiegabilmente, al progetto musicale già online si aggiungono alcune righe di testo: “La musica è libertà. La musica vi libererà. La musica è pronta.
I fondi raccolti finanzieranno un’operazione per eliminare tre persone molto influenti nel panorama politico italiano”.
{module Google richiamo interno} A guidare il pubblico in questo intrigo che coinvolgerà musica, politica, polizia, giornalisti e hacker ci penserà Andy – Andrea Fumagalli grazie all’espediente narrativo di un dialogo serrato con il suo barman di fiducia. Uno dei fondatori dei Bluvertigo sarà in dolce compagnia: il cast infatti comprende anche Corrado Accordino, Alberto Baraghini, Claudia Barbieri, Paolo Bernardi, Matteo Bosurgi, Giulia D’Imperio, Marzia Gilardi, Maria Vittoria Scarlattei, Barbara Sirotti, Cristian Stelluti, Valentina Violo.
La band che nel film si troverà nell’occhio del ciclone è i K’EM’ALL. Questi autori involontari di una geniale quanto folle iniziativa dovranno vedersela anche con l’organizzazione politica dei Mani Blu, che manifestando con le mani alzate e dipinte di blu rappresentano il bisogno di cambiamento all’interno delle sale del potere.
La colonna sonora che accompagna il pubblico per tutta la durate del film è Music is freedom, mentre tutti i protagonisti, esasperati da un inesorabile conto alla rovescia, sono accumunati da un unico fattore: l’attesa della fine. In questo modo anche tutti gli spettatori rimarranno incollati allo schermo per scoprire come terminerà la vicenda.
Vista la bravura, l’esperienza e la creatività di Carofòli, Crowdfundkill si prospetta come l’ennesimo prodotto interessante del cinema indipendente italiano, che nonostante i problemi economici negli ultimi tempi ha sfornato grandi film. L’idea di utilizzare la musica e l’arte per creare una pellicola di denuncia nei confronti della politica appare affascinante e convincente.
La speranza è che il popolo del web risponda positivamente alla raccolta fondi per poter eventualmente progettare anche più di una sola serie.