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Fabiola Gianotti è stata classificata quinta personalità dell’anno 2012 dalla rivista americana Time Magazine. Nel Maggio 2013 è stata inclusa fra le cento donne più influenti al mondo dalla rivista Forbes Magazine.
Per i 60 anni del CERN ha raccontato a Nautilus le nuove frontiere della fisica dopo la scoperta del Bosone. Oggi è la prima donna a guidare il laboratorio europeo.
A lei e alla sua attività presso il Cern è dedicata la riedizione della puntata “La fisica dopo il bosone di Higgs” di Nautilus, dove la Gianotti spiega l’esperimento ATLAS, uno dei progetti scientifici più complessi di tutti i tempi di cui è stata coordinatrice dal 2009 al 2013, e la conseguente scoperta della “particella di Dio”.
“La fisica dopo il bosone di Higgs”_ Oggi esistono al mondo circa 30mila acceleratori di particelle, 17.000 dei quali vengono utilizzati per scopi medici – ad esempio per il trattamento dei tessuti cancerosi – e per lo studio dei materiali. Ma il più potente e complesso di tutti – che festeggia in questo periodo i suoi primi sessant’anni – si trova al confine tra Svizzera e Francia, alla periferia ovest della città di Ginevra nel comune di Meyrin, Il CERN.
{module Google richiamo interno} È proprio qui che è stato scoperto il Bosone di Higgs e nei primi mesi del 2014 è arrivato un altro, fondamentale, successo: l’antimateria. Per la prima volta ne è stato prodotto e intrappolato un fascio. La caccia ai segreti della fisica ha segnato un altro punto, aprendo per la prima volta la possibilità di osservare più da vicino e in dettaglio i segreti dell’antimateria nella quale, come in uno specchio, le particelle hanno la stessa massa ma opposta carica elettrica rispetto alla materia ordinaria. Siamo nell’era del post-bosone.
Così la Gianotti ha illustrato la scoperta:
« Il meccanismo di Higgs entrò in azione dopo un centesimo di miliardesimo di secondo dalla esplosione del Big Bang e diede massa ad alcune particelle lasciandone altre senza massa. Dal Modello Standard, che è l’insieme delle nostre conoscenze che finora meglio descrivono la composizione della materia e le forze che fanno interagire le particelle, sapevamo che ci sono particelle come il fotone che non hanno massa ma sono pura energia e viaggiano alla velocità della luce e altre invece che hanno massa. La ragione era un mistero. Adesso abbiamo capito che questo fatto dipendeva dalle differenti interazioni che queste particelle avevano con il bosone. »
E’ possibile rivedere l’intera puntata sul sito web di Rai Scuola www.raiscuola.rai.it