Grandi protagonisti della puntata di questa sera saranno i cantanti Ivana Spagna, Claudio Cecchetto, Umberto Tozzi, Enrico Ruggeri e il gruppo dei Matia Bazar. Saranno loro a documentare, attraverso le proprie testimonianze, le mode musicali di quel periodo e tutto ciò che allora piaceva ai giovani degli anni ’80. Diranno in particolare che quel tempo è passato alla storia musicale come “i mitici anni ’80” e Federico Russo ne metterà in evidenza le classifiche dei dischi più venduti e il trend musicale che ha segnato davvero un’epoca e che ancora oggi non è stata assolutamente dimenticata.
Lo sguardo d’insieme della puntata occupa naturalmente l’universo italiano, ma ci sarà anche qualche richiamo alle mode internazionali che hanno influenzato la musica nostrana. Nasce ad esempio la new wave e vedremo che i primi veri creatori di questo nuovo genere sono stati i Duran Duran, gli Spandau Ballet, i Depeche Mode, i Pet Shop Boys.
Nella puntata successiva di Emozioni ci si occuperà degli anni ’90 fermandosi al 1995. In questo periodo nel panorama musicale italiano si affermano alcune canzoni che saranno poi le più ascoltate e trasmesse dalle radio sia pubbliche che private. Tra queste in particolare ricordiamo Hanno ucciso l’uomo ragno, Sei un mito e Nord Sud Ovest Est degli 883. E’ il periodo del trionfo dei Pooh, che con Uomini soli si imposero vincendo anche un Festival di Sanremo. Sono gli anni di Toto Cutugno con Gli amori. Arrivano anche i Ladri di biciclette con il tormentone Sotto questo sole. Ma sono anche gli anni dell’indimenticabile Scrivimi di Nino Buonocore. Lucio Dalla espresse in quel periodo forse il meglio della sua genialità musicale: nasce infatti Attenti al lupo. E nel 1993 si affaccia all’orizzonte musicale italiano una star che assumerà sempre più contorni internazionali: Laura Pausini conquista con La solitudine il primo posto nella categoria Giovani a Sanremo 1993.
Il racconto di Emozioni si sviluppa, come sempre, a partire dalle testimonianze di grandi artisti che sono stati i protagonisti di quegli anni. In particolare ascolteremo i ricordi personali e professionali di Max Pezzali, Nino Buonocore e Paolo Belli.