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Mario (over) ha aperto la gara con Sugarman di Sixto Rodriguez. Sicuramente in ripresa rispetto alle ultime due performance viste, e la semplicità del suo modo di cantare ha trovato i favori dei giudici.
Madh (under uomini) è stato nuovamente tra i migliori della serata. Arrivati al quarto live show possiamo dire con una certa sicurezza di esserci ricreduti su di lui: il percorso che sta tracciando insieme al suo giudice Fedez è corretto e adatto alla sua personalità artistica. L’unico dubbio rimane sempre la possibilità di portare avanti questo stile su brani in italiano, soprattutto inediti. Ad ogni modo la sua performance sulle note di Same Love è stata fenomenale: credibile, convincente, ottima pronuncia inglese (aspetto sul quale che in genere cascano molti concorrenti) e anche buonissime doti come rapper. Ha tranquillamente rubato lo scettro di miglior rapper del programma alla collega Vivian, tanto osannata dai giudici.
Disastro in casa Spritz For Five (gruppi). Sicuramente la scelta del brano Il gioco del cavallo a dondolo di Roberto De Simone non li ha avvantaggiati, ma maggior danno ha fatto la mossa di destrutturarli e presentarli come 5 cantanti solisti, mostrando la debolezza di diversi componenti del gruppo. Sono stati eliminati.
E poi c’è Vivian… Questa volta ha messo mano a Like A Prayer, un classico di Madonna, uno dei pezzi migliori durante i concerti della popstar. La Ciccone dal vivo è in grado di trasmettere la gioia, il pathos e la spiritualità di questo brano e niente di tutto questo si è visto nella performance di Vivian, colpa anche di un arrangiamento swing che ha svuotato il pezzo di qualsiasi significato. A questo vanno aggiunte anche diverse imprecisioni vocali.
Chi si è riscattato dalla puntata a tema dance è stato Lorenzo (under uomini) con Un blasfemo di Fabrizio De André. Nonostante la difficoltà di misurarsi con il repertorio del cantautore, il giovane – seppur non ancora così maturo da potersi confrontare con brani del genere – ha proposto una propria interpretazione che ha convinto la giuria.
La seconda manche invece si è aperta con Riccardo (under uomini) che ha dovuto interpretare Perfect Day di Lou Reed. Come già la scorsa volta, il concorrente, a fronte di un buon mezzo vocale, manca di personalità e le sue esibizioni tendono all’anonimato. Probabilmente avrebbe meritato il ballottaggio.
I Komminuet (gruppi) non hanno mantenuto il buon livello della settimana scorsa. Questa volta hanno cantato Je t’aime… moi non plus di Serge Gainsbourg, ma secondo noi sono venute a mancare l’eleganza e l’erotismo che stanno alla base della canzone. Piuttosto forzato l’inserto rap. Si sono salvati al ballottaggio grazie al tilt.
Chi invece sta continuando a dimostrare un rendimento costante, oltre a determinazione e impegno, è Ilaria (under donne). Il confronto con Bruce Springsteen e la sua I’m On Fire non l’ha schiacciata, anzi: è riuscita a risultare credibile anche questa volta.
Meritati applausi anche per Emma che ha dovuto misurarsi con un brano molto difficile e struggente come Strange Fruit di Billie Holiday.
In chiusura abbiamo visto Leiner con Canzone per gli artisti. Alcune imprecisioni vocali, ma esibizione frizzante e piena di energia. Meglio le settimane scorse però.
Qui trovate la diretta del quarto live show di X Factor 8.