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Queste problematiche hanno catturato, recentemente, l’attenzione del mondo intero per l’impegno di Papa Francesco. Dall’inizio del suo pontificato, il Papa continua a condannare tutte le prevaricazioni e gli scandali che hanno coinvolto non solo la curia romana ma anche istituzioni cattoliche che gestiscono immensi patrimoni. Ci si riferisce in particoalre a Università, alberghi, scuole e ospedali.
La sete del “sacro denaro” è un vero e proprio demone che sconvolge anche i luoghi più sacri della cristianità al cui fascino non resistono neppure le maggiori personalità religiose.
Si tratta di una sorta di idolatria, proprio quello che nelle sue omelie condanna incessantemente Papa Francesco che con una espressione molto forte ha definito il danaro “lo sterco del diavolo”. Con la consueta chiarezza esplicativa che lo contraddistingue, il Pontefice ha spiegato: siamo caduti in un peccato di idolatria del denaro. San Pietro non aveva un conto in banca.
Su queste problematiche si concentra l’attenzione dello storico e accademico inglese John Dickie che si occuperà di diocesi in crisi economiche, di donazioni in cambio di sesso, di riciclaggio di danaro sporco. E come se non bastasse punta la sua attenzione sulle appropriazioni indebite, sulla corruzione espressa in tutte le varie sfaccettature, sugli scandali che, negli ultimi anni hanno coinvolto in maniera impressionante l’impero economico della Chiesa cattolica. Da ricordare che la Chiesa gestisce, anche oltre i confini nazionali, patrimoni cospicui costituiti da enti, fondazioni e società che, spesso, non hanno amministrazioni corrette.
Insomma un universo sommerso di cui ancora non è stato portato alla luce tutto. Lo storico proporrà nel corso del programma, interviste a personaggi di rilievo del mondo religioso quali cardinali e alti esponenti della Curia. Ma non si ferma al mondo religioso. Nel mondo laico intervisterà magistrati, giornalisti e personaggi del mondo finanziario che conoscono bene molti degli scandali finanziari legati soprattutto alla Banca Vaticana.
Nel corso del programma si evincerà che gli scandali non sono soltanto episodi sporadici o occasionali, ma fanno parte di un complesso sistema di corruzione che coinvolge vari strati delle gerarchie ecclessiastiche. Lo storico dimostrerà che questi fenomeni coinvolgono anche religiosi che, per la loro autorevolezza, erano ritenuti insospettabili.