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Il conduttore parte presentando gli ospiti: Enzo Iacchetti, Ariadna Romero e Vladimir Luxuria. La telecamera inquadra subito dei bambini seduti in prima fila: è dunque chiaro che si tratta di una trasmissione per famiglie, volta a suscitare anche l’interesse dei più piccoli.
Gli ospiti dovranno prestarsi come “cavie” per alcuni esperimenti: non a caso infatti, la prima rubrica si chiama Lo faccio per la scienza. A ciascuno di loro viene data una busta: l’immagine della papera, salva il suo possessore.
Il primo è Iacchetti: munito di apposito casco quindi, si sottopone ad un’incudine oscillante per scoprire se, ad una certa distanza, colpirà il suo viso.
Presenti in studio anche i professori Anna Morales e Franco Meinardi, pronti a spiegare le varie teorie.
Dai primi minuti comunque, l’impressione è di uno di que vecchi programmi per ragazzi che andavano in onda il sabato pomeriggio.
Ma veniamo alla diretta. Dopo la èporva con protagonista Iacchetti, Giusti coinvolge i bambini, che devono provare a rompere un uovo premendocon il pollice e l’indice. Come noto, non è possibile.
Viene poi lanciato il primo filmato: davvero il forte odore di cloro nelle piscine sta a significare che l’acqua è contaminata? Ebbene, si.
Primo break pubblicitario; al rientro in studio Luxuria ammette che ora andrà solo in piscina con l’acqua gelida, perché si sa che il caldo rilassa.
È il momento della seconda rubrica: Un amico mi ha detto che. Si risponde ad alcune domande del pubblico, che riprendono luoghi comuni consolidati nell’immaginario collettivo. Ad esempio: chi ha il piercing alla lingua rischia di essere colpito da un fumine? Davvero le idee migliori vengono quando si ha lo stimolo di fare la pipì? Per rispondere però, non bastano la Morale e Meinardi; Giusti si avvale della presenza di Roberto Giacobbo, volto “scientifico” di Rai Due.
Toccherebbe ora a lui immolarsi per la causa, ma la sua statura e la fisicità lo rendono poco adatto. al suo posto, uno stuntman: Giacobbo avvisa che non si tratta di un gioco, vista la professione di Daniele, la cavia. Issato a ben cinque metri di altezza, ci dimostra che si esce illesi da una caduta di schiena protetto solo da pluriball.
Il coinvolgimento die bambini è in primo piano: il conduttore chiede loro se hanno apprezzato la prova, e loro rispondono che è stato bello vedere la “palla umana” rimbalzare.
Prossima teoria da dimostrare: le mucche che hanno un nome, producono più latte. Essendo animali intelligenti, le mucche percepiscono l’affetto, dunque si.
La psicologia entra in azione con il filmato seguente: saltare una fila viene consentito solo quando si è da soli, perché se la coda sta scorrendo le persone sono tolleranti. La dimostrazione è stata relizzata a Londra; Luxutìria commenta che in Italia non si potrebbe fare, visto che le file sono ad imbuto, e quindi è difficile trovare gente tollerante.
Nuova cavia, Ariadna Romero: la modella entra in una vasca di crema pasticcera, piuttosto liquida, per ballare sulle note di Flashdance. Quando la musica termina, la crema si è condensata.
Vladimir Luxuria è meno fortunata: deve annusare le ascelle di sei uomini per scoprire se è vero che i gemelli hanno lo stesso odore. Piccolo dettaglio: gli uomini sono senza lavarsi da due giorni, per avere davvero ciascuno il proprio odore. Incredibile: Luxuria, bendata, riesce a riconoscere la coppia di gemelli.
Lo zibetto è un simpatico animaletto che produce uno dei caffè più pregiati del mondo: si nutre di bacche di caffè, che poi espelle. Nei bar viene venduto ad un prezzo che oscilla tra i sei e gli otto euro a tazzina; un barista milanese spiega che a caratterizzarlo è il retrogusto di cioccolato.
Iacchetti, Luxuria e la Romero devono riconoscerlo tra tre miscele: Iacchetti sceglie quello degli studi Rai, mentre le coleghe indovinano.
Ci avviciniamo alla conclusione: nell’ultimo esperimento della serata è ancora Vladimir la cavia. La domanda è: ci si può salvare dal fuoco coperti solo di meringa?
Vladimir lo scopre a sua spese: lei ricoperta di meringa, Giusti con fiamma ossidrica alla mano. Di fatto, non si scotta: la meringa si brucia all’esterno, am rimane morbida all’interno.
La prima puntata di La papera non fa l’eco si conclude qui; forse l’unico programma in tv a chiudere alle 23.00.