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Ora ad esempio è sul set romano del film All roads lead to Rome (Tutte le strade portano a Roma) della regista svedese Ella Lemhagen e insieme a Sarah Jessica Parker (la celebre Carrie di ‘Sex and the City’), nel ruolo di un avvenente scultore. Ma soprattutto ha in uscita proprio oggi nelle sale cinematografiche ‘Scusate se esisto’ la nuova commedia, firmata Riccardo Milani in cui è ancora coprotagonista al fianco di Paola Cortellesi già incontrata in “Nessuno mi può giudicare”.
Che Bova-Cortellesi siano destinati a diventare la nuova coppia della commedia italiana come furono Mastroianni e la Loren?
“Mi sento onorato di far parte di questa commedia intelligente e garbata insieme a Paola a cui sono legato da tempo da grande stima e affetto. Come era già accaduto per ‘Nessuno mi può giudicare’ abbiamo condiviso il desiderio di dare il massimo lavorando uniti allo stesso progetto con lucidità, passione e generosità. Una novità invece è stata la possibilità di vedere messe su carta le enormi capacità di scrittura di Paola. Lei è sempre stata autrice dei suoi testi sia in teatro che in tv ma in questa occasione, sia pure con il supporto di validissimi coautori, ha tirato fuori una vena di sceneggiatrice cinematografica di vero talento”.
Che pensa del personaggio che la Cortellesi ha immaginato per lei, un uomo affascinante, un tombeur de femmes che si scopre essere gay..
“Francesco, il mio personaggio, è trattato con grande sottigliezza e intelligenza. Ha un matrimonio finito alle spalle, un figlio di 8 anni ed è omosessuale. Questo gli crea problemi perché nonostante le recenti aperture sull’argomento si trova spesso a dover nascondere la sua condizione. Quando come Serena, il personaggio interpretato da Paola, ci si scontra con certi pregiudizi ci si rende conto che non sono stati fatti tanti passi avanti sia nei confronti dell’omosessualità che verso le donne. La discriminazione femminile è forse addirittura più radicata in una certa mentalità che l’omofobia”.
Cosa pensa della commedia all’italiana di oggi?
“Riccardo (Milani ) ha parlato di commedia civile per questo film. Io parlerei più in generale di commedia italiana nel senso più nobile del termine simile a quella della nostra tradizione con la grande forza dell’umorismo che veicola temi importanti e realtà anche non piacevoli. Qui si racconta soprattutto dell’essere costretti a fingersi ‘altro’ per poter affermare se stessi. Il paradosso di una società ingiusta dove capacità e merito si piegano davanti a corruzione e pregiudizio. La forza di questa commedia di costume è secondo me l’aver trovato la giusta alchimia, la felice fusione tra realismo e divertimento, quella magia tipica di certi film graffianti del nostro passato”.
Per l’attore di cinema Bova è però già pronto un set televisivo ‘Ultimo 5’, già più volte annunciato dal produttore Pietro Valsecchi, una miniserie in due puntate, nata dalla penna di Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli, con la regia Michele Alhaique. Il progetto avrà anche questa volta respiro internazionale, tra l’Italia e l’ America dove il capitano Ultimo si troverà a combattere contro i grandi spacciatori di cocaina che cercherà di sgominare colpendo al cuore del businnes criminale. Dalle enormi piantagioni dei Paesi sudamericani fino agli spacciatori italiani. Bova, però è molto “abbottonato” sul progetto.
Ci ha detto di non avere progetti televisivi, ma Ultimo5 è già in cantiere da tempo…
“Per ora non ho notizie di quando si comincerà a girare, chissà!”