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Questo è stato il suo intervento, fatto telefonicamente.
“Non capisco perché tutti continuino a dire via la politica dalla Rai, fuori i partiti etc. etc. e poi, ora che il consiglio si dimostra autonomo e indipendente, la politica non gradisce e dice che così non va bene. Non riesco proprio a capire”, ha esordito Verro.
Com’è andata la votazione? “C’è stata l’inopportuna astensione della Tarantola”. Inopportuna? “Non è che solo Gubitosi può dire se una cosa è stata opportuna o no”. Alfano ha criticato aspramente le sue scelte. “Alfano è un mio amico, e infatti sempre dagli amici ci si deve guardare. Mi piacerebbe chieder a lui e a tutti quelli che criticano dove stavano lo scorso anno quando il CdA, all’unanimità, assunse una decisione analoga contro il mancato adeguamento del canone da parte di Zanonato? L’unica differenza è che l’anno scorso c’era il povero Letta e ora c’è Renzi”, ha detto Verro a Radio2. Il voto di ieri è un voto politico? “No, è un voto per la Rai”.
Ha sentito Berlusconi? “Assolutamente no”. Il Pd sembra voglia chiedere le dimissioni di Colombo e della Tobagi. “Io spero proprio di no, e spero che entrambi non si dimettano”. La Todini, invece, si è dimessa. “Lei qualche mesa fa aveva già detto che si dimetteva”. C’è molta polemica su quella foto del premier in Australia, dove si vedono i cinque inviati della Rai. “Io sono a favore della spending review ma bisogna ricordarsi due cose”. Ci dica. “Il primo è la legittimità degli atti. Non è che se vuoi risparmiare puoi consentire che questo venga fatto violando le regole. E poi non puoi farlo mortificando il pluralismo, perché tutto quello che in mente Gubitosi…” Si riferisce all’accorpamento? “Esatto. Secondo me hanno fatto vedere arte quella foto. Quella roba lì chi l’ha autorizzata? Il Direttore generale”.
Secondo lei, quindi, Gubitosi avrebbe consentito di mandare cinque inviati per poi pubblicare quella foto? “Questa è una malignità di cui non ho le prove. Quello di cui sono certo è che il direttore di testata chiede l’invio di giornalisti e cameramen, e poi la direzione dice si oppure no. Qualcuno ha detto sì”.
Si spieghi meglio. “Risparmiare sui giornalisti è una cosa che se passa, se passa questa linea, la Rai diventa la Pravda: un giornalista unico che fa i pezzi per tutti. Non è possibile “ Lei si dimetterà? “No, non ci penso proprio”.