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Protagonista della pellicola, presentata al Festival di Cannes 2014 e mai distribuita nelle sale italiane, è Gerard Depardieu che interpreta George Devereaux, a capo di una importante istituzione finanziaria internazionale, un uomo potente che ogni giorno controlla miliardi di dollari e decide, di fatto, il destino della Francia. Al tempo stesso Devereaux è anche un uomo in balia di un ingovernabile e feroce appetito sessuale. Proprio quando sta per annunciare la propria candidatura alle elezioni presidenziali francesi, viene accusato di stupro da una cameriera d’albergo, un evento che lo porta all’arresto e muta profondamente il corso della sua vita.
La trama è evidentemente ispirata a uno dei recenti scandali della politica internazionale ma ne prende al contempo le distanze anche per mezzo di un abile espediente narrativo: il film si apre infatti in modo inusuale, con un’intervista a Gerard Depardieu in cui l’attore spiega il motivo per cui ha deciso di accettare il ruolo di un personaggio che egli stesso ammette di detestare.
«Non sono interessato al gossip e nemmeno alle persone coinvolte in questa storia – ha detto Depardieu a Cannes presentando il film -. Ho pensato che la storia, così come raccontata dai giornali, fosse abbastanza interessante per rappresentare l’abuso di potere, l’abuso di certi poteri come i soldi e il sesso. Penso che sia un personaggio affascinante, un po’ shakespeariano: è la stessa cosa anche in Shakespeare, potere, denaro, sesso». E sul regista Abel Ferrara, l’attore francese ha aggiunto «Ciò che mi piace di lui è la sua tendenza all’esplorare, al raggiungimento del limite. Lui sa esattamente cosa vuole. È molto fortunato ad avere un ottimo team al suo fianco, con il quale ha già lavorato molte altre volte in molti paesi».
Il personaggio a cui è ispirato il protagonista è Dominique Strass Kahn, direttore generale del Fondo Monetario Intrenazionale che il 14 maggio 2011 viene arrestato a New York con l’accusa di tentata violenza sessuale ai danni di una cameriera di un albergo presso cui alloggiava a New York e quattro giorni dopo rassegna le sue dimissioni dalla carica di Direttore del FMI. Le accuse si sono però poi rivelate insussistenti e la procura ne ha chiesto l’archiviazione il 23 agosto 2011. Sulla stampa francese il suo nome viene spesso abbreviato in “DSK”.
Il film è stato girato principalmente a New York ma anche a Parigi e Washington nel 2013. Il ruolo di Simone (interpretato da Jacqueline Bisset) doveva essere tenuto inizialmente da Isabelle Adjani.