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La puntata si apre con il solito scambio di battute, in cui si gioca al massacro nei confronti della conduttrice. A tal proposito, segnaliamo cotanto gioco di parole della Gialappa’s, rivolto alla Blasi: “lei di troike se ne intende”.
Il primo servizio è firmato da Nina Palmieri, che è andata a trovare Suor Cristina in convento. Essendo la più giovane, la ragazza racconta di essere la tuttofare della situazione, poi racconta di essere stata una ragazza che usciva sempre con i tacchi. la “chiamata del Signore” è arrivata all’improvviso, attraverso il canto durante una recita in cui interpretava il ruolo di una suora.
La vincitrice di The Voice è in studio, con Mammucari e la Blasi appositamente vestiti per l’occasione; la conduttrice le chiede se parteciperà a Sanremo, e lei risponde che “la vie del Signore sono infinite”.
Dopo il primo break pubblicitario, è proprio Suor Cristina a introdurre il servizio seguente: Diminuire i debiti si può. Ma pochi lo sanno, di Mauro Casciari. Si parla della cosiddetta “legge salvasuicidi”, grazie a cui il cittadino che ha contratto debiti può rivolgersi al Tribunale: questo lo mette in contatto con esperti che lo aiutino nella rimodulazione del debito, così da avere un piano di rientro. Alle banche conviene, perché comunque non otterrebbero quei soldi: a causa della crisi infatti, gli immobili eventualmente pignorati non verrebbero comunque rivenduti al loro effettivo valore.
Grazie a questa legge, che pochi conoscono, il debito può essere pagato secondo una cifra commisurata ai propri, effettivi, averi. Una legge che, in definitiva, potrebbe salvare chi ha visto la propria casa sprofondare a causa di terremoti e alluvioni.
Matteo Viviani si occupa di persone affette da epatite c: Rovinati dallo Stato e dimenticati. La iena incontra Gilberto, che ha contratto la malattia in seguito a un incidente stradale: all’ospedale pubblico infatti, gli hanno eseguito una trasfusione con sangue infetto. Non è l’unico: molti altri hanno subito la stessa sorte, chiedendo risarcimento allo Stato. Nonostante i risarcimenti siano stati riconosciuti, non vengono mai erogati: ogni volta che l’istituzione viene condannata, lo Stato fa ricorso, perdendo anche in secondo grado.
Ne consegue un’amplificazione delle spese: pur temporeggiando infatti, lo Stato prima o poi deve pagare. Nel frattempo però, molti malati si vedono costretti a rivolgersi al Tar per ottenere quanto stabilito dalla legge.
Il terzo servizio è firmato da Andrea Agresti: Quando il cibo biologico contiene pesticidi. Con la collaborazione di alcuni complici, agresti smaschera un’azienda a conduzione familiare che vende i propri prodotti come biologici, pur non essendolo: portati ad analizzare infatti, contengono dei pesticidi. Il biologo in realtà spiega che la questione non è tossicologica: quella quantità non fa male alla salute; il punto semmai è l’aspetto commerciale, in quanto è stato venduto per completamente naturale qualcosa che non lo è.
Giulio Golia torna sulla vicenda di Stefano Siringo: I Lloyd’s e il risarcimento mancato. stefano, cooperante, è stato trovato morto in una stanza d’albergo insieme al suo collega: la versione ufficiale è che si tratti di overdose, ma la cocaina sparsa lungo la stanza non basta a dimostrarlo. Molte incongruenze infatti, fanno cpaire che si tratti di una finta overdose e che si tratti piuttosto di omicidio. L’assicurazione stabilisce che spettino ai familiari 500mila euro di risarcimento, ma i Llooyd’s non pagano, facendo leva sull’overdose, dunque morte volontaria.
Filippo Roma ci svela l’esistenza di un paese, 10mila abitanti circa, in cui sono stati spesi 3mila 220 euro per l’acquisto di 14 paia di scarpe destinate ai vigili del posto. I vigili con le scarpe griffate indossano infatti le Hogan; raggiunto da Roma, il sindaco promette che il comandante risarcirà qualcuno, non si capisce bene chi, dei troppi soldi spesi.
Dino Giarrusso ci mostra I manifesti abusivi del candidato sindaco: Alfio Marchini, con la campanga Stanno dando i numeri, ha affisso i suoi manifesti sulle mura e gli autobus della città. Questi però sono abusivi; raggiunto dalla iena, risponde di averlo scoperto da poco, e promette che li rimuoverà a sue spese.
Luigi Pelazza si occupa de I pericoli nascosti nella marijuana. Pelazza acquista del fumo da dieci spacciatori diversi: all’istituto di medicina di legale di Bologna gli rivelano che vi si ritrovano dei frammenti di cocaina. La dottoressa spiega che si tratta spesso di un’operazione per condurre al consumo di dorghe più pesanti, vendute dagli stessi spacciatori. Altra sostanza rinvenuta, sono i pesticidi, chepossono indurre danni ai muscoli e quindi al movimento.
Ancora Giulio Golia: Pagare il pizzo per lavorare. Rachele lavora come donne delle pulizie in un condominio, ma ogni mese le vengono tratenuti 250 euro, con la scusa della “contabilità”; l’amministratrice al telefono la minaccia, dicendole che senza quei soldi, verrebbe cacciata. Con una telecamera nascosta, Rachele va dall’amministratrice: la donna le dice addirittura che, se le venisse in mente di denuciarla, potrebbe ucciderla.
Naturalmente Golia si reca nel suo ufficio, ma l’amministratrice nega il pizzo.
Nadia Toffa ci racconta l’inquietante fenomeno del bugchasing: Voglio prendere l’Hiv. Si tratta di persone che ccercano in rete gente per avere rapporti non protetti: lo scopo è contrarre volontariamente il visus dell’Hiv. Fingendosi infettati, i complici delle Iene incontrano alcune di queste persone: un ragazzo spiega di essere deciso perché stanco di dover fare sempre attenzione, per poter provare un piacere “completo”.
Inizialmente il fenomeno sembrerebbe riguardare il “mondo omosessuale” maschile, ma poi si scopre che coinvolge anche molte donne.
Enrico Lucci prende di mira il leghista che ha caricato in rete il video contro gli immigrati: Quando la satira non si capisce. Il diretto interessato sostiene si trattasse di “satira”, tanto da essere inserito nella categoria “umorismo”; Lucci gli fa invece notare che non rideva nessuno. Poi lo porta in giro per la capitale; alla fine gli fa pure incontrare un uomo eritreo a cui, da fine esperto in politica estera, suggerisce di chiedere asilo politico in Etiopia.
Riccardo Trombetta ci documenta per l’ennesima volta la truffa del cambio soldi.
Walter Rizzetto si è lamentato in tv del Movimento 5 Stelle; Enrico Lucci allora lo ha intervistato. Rizzetto risponde che Salvini parla alla pancia, mentre loro probabilmente hanno comunicato male. Qual è il snetimento emergente? Frustrazione, perché alla Camera si parla senza raggiungere risultati effettivi.
Giovanna Nina Palmieri si chiede Chi c’è dietro un insulto. Partendo dai messaggi inviati alla direttrice del centro per immigrati di Tor Sapienza, la Palmieri risale all’autrice: la iena si trova davanti una signora disabile carica di rabbia per via delle sue condizioni. Alla fine la Palmieri trascorre una giornata con lei, che le racconta la sua solitudine.
Si passa al servizio seguente, firmato da Cizco: Chi sono i venditori di rose? La iena parla con alcuni deiragazzi che la sera cercano di vendere rose nei locali: molti sono titubanti, perché clandestini. Jafar, dal Bagladesh, gli racconta che i pochi euro che racimola sono comunque più di quanto guadagnerebbe nel suo Paese. Misurando il percorso con il contapassi, Jafar percorre quasi otto chilometri in quattro ore: in una sera il guadagno è intorno ai dieci euro, quasi tutti di mance. Piuttosto che chiedere l’elemosina però, Jafar preferisce vendere rose, in quanto più dignitoso.
Torna ancora Giulio Golia: La saga del prete businessman. Il parroco in questione è un appassionato di auto d’epoca, che ha messo in vendita una Balilla; un complice si finge interessato all’acquisto. L’uomo ragiona da imprenditore consumato, lamentadnsoi della crisi e dei soldi che gli devono i fedeli per aver officiato alcune cerimonie; si vanta poi di alcuni ospiti vip presenti ai suoi matrimoni.
Non solo: affitta a immigrati degli appartamenti su cui non paga tasse perché ricorre al contratto in comodato d’uso, ha speso 2500 euro per la festa di compleanno e, dai racconti dei compaesani, risulta anche lesto di mano.
La vicenda non si conclude qui: gli inquilini infatti, ripresi a loro insaputa dalla telecamera nascosta, avevano rivelato di versare un affitto. Una volta andato in onda il servizio, il prete ha intimato loro di ritrattare con la scusa di essere stati pagati dal programma. Davanti al loro rifiuto, ha staccato la corrente.
Le conseguenze non si sono fatte attendere: il vescovo di Caserta l’ha rimosso dal suo incarico, mentre la Guardia di Finanza ha avviato un’indagine.
Conclude la serata Sabrina Nobile, che ha incontrato Maria, prete donna della Chiesa anglicana. Maria è sposata, in futuro immagina un figlio: racconta che da piccola sognava di dire messa.
Appuntamento a mercoledì 4 dicembre.