Cominciamo dalla tv. Che ne pensa dei colleghi televisivi astrologi?
Dipende. Se mi parla di Fox e Branco, sono bravissimi. In realtà, nonostante la frequenti, non guardo molto la televisione perché lavoro; scrivo per Astrella e faccio consulenze private, di cui molte internazionali.
Come spiega l’interesse del pubblico televisivo per l’oroscopo?
Vista l’attuale crisi, la gente cerca nell’oroscopo le risposte che non ha né dallo Stato né da nessun altro. Siamo in balia di noi stessi; a maggior ragione ci si rivolge all’astrologia.
In realtà, ad essere precisi, l’oroscopo è soltanto l’astrologia più spicciola, che a noi del settore serve per tenere in vita l’astrologia vera. L’astrologia reale, che parte dalla nostra nascita fino alla fine dei nostri giorni, è quella che ci indica veramente chi siamo e le nostre potenzialità.
Un pronostico sul futuro della tv?
Non avrà un bel futuro, se non si adegua al mondo di internet e dei giovani.
E una previsione sul governo?
Ci sembrerà che tutto possa migliorare, ma sarà una grande bufala. I problemi veri forse devono ancora arrivare: la nostra terra è malata, ma lo capiremo meglio dopo la prossima estate, da agosto in poi.
Dalla presenza di grandi dissonanze planetarie però, c’è la possibilità di rinascere.
Il presidente Napolitano si dimetterà?
Non ne ho la più pallida idea; francamente poco mi importa, credo che abbia fatto il suo tempo. Abbiamo bisogno di un grande leader, e il Papa, che è Sagittario, potrebbe esserlo.
C’è davvero un modo per realizzare le previsioni degli oroscopi?
Certo. Sulla base del movimento dei pianeti. Esiste un libro, le Effemeridi, in cui ci sono le posizioni dei pianeti giorno per giorno, mese per mese, anno per anno. Io ne sto usando uno che va dal 1920 al 2020; qui si trova tutto: eclissi parziale, di sole, lunare
Molti oggi si improvvisano astrologi, come ci si differenzia rispetto agli altri?
La gente non vuole più studiare…comunque è molto semplice: quando un astrologo fa una previsione, e questa non si avvera, significa che non è un bravo astrologo. Quando si va da un astrologo per una consulenza, non bisogna dire niente; io faccio anche consulenze telefoniche, e se mi iniziano a raccontare qualcosa, io li fermo subito. Le persone ci devono mettere alla prova: per l’astrologia servono solo, giorno, mese, anno, ora, luogo di nascita.
Mi sta dicendo che l’astrologia è una scienza esatta, quindi lei ci crede davvero?
Siamo noi che non siamo esatti; quando mi capita di sbagliare una previsione, è perché non l’ho capita io. È possibile che sia esatta.
Per lei è arrivata prima la scrittura o la televisione?
La televisione. Mio padre astrologo, venne intervistato da un giornalista di Rai Tre e, in seguito, quel giornalista intervistò anche me. Mi propose ad un programma di Rai Uno. La trasmissione era Italia Mia. Da lì è partito tutto: il regista mi disse che, per la notte, stavano realizzando una sorta di almanacco; io però risposi che non mi interessava, perché non avevo nessuna intenzione di lasciare Catania.
Subito dopo quell’intervista, mi contattarono anche alcune reti locali, perciò iniziai a fare l’oroscopo quotidiano. Io disegnavo su una lavagna la posizione dei pianeti e poi andavo a braccio. Riproposi questo schema anni dopo a Uno Mattina, ottenendo uno share pazzesco.
Lasciata la Sicilia, anche in seguito alla fine di un legame sentimentale, iniziai a inviare le mie cassette: sono approdata alla tv nazionale grazie a Luciano Rispoli, all’epoca su Telemontecarlo con Tappeto Volante.
In Rai fui invitata a scrivere l’oroscopo per il Tg1.
Ci racconta qualche aneddoto riguardante quel periodo?
La tv mi ha cercata; pensi che, quando mi chiamavano dalla Rai, io chiudevo sempre il telefono: non avendo mai fatto alcuna richiesta, pensavo si trattasse di uno scherzo. Alla fine mi hanno dovuto inviare una lettera, altrimenti non avrei mai risposto.
Veramente dice pochissimo sul nuovo governo vorremmo sapere di piu