Apertura tradizionale in musica, con Maurizio Crozza travestito da Beppe Grillo. Canta una versione rivisitatata “alla grillina” di “Non gioco più”. Il politico ed ex comico, leader del Movimento Cinque Stelle, è stanco e si sente sfiduciato dal suo partito, che recentemente lo ha contestato. E’pronto a farsi da parte, ma in fondo è davvero arrabbiato. E si sfoga, prima con la canzone, poi a parole, con un linguaggio piuttosto sboccato.
Ancora riflessioni su Grillo da parte di Crozza. Il comico prende in giro il leader del M5S, mettendone il luce la megalomania. Poi si passa ad una rassegna dei possibili successori alla guida del partito e la satira si abbatte anche su di loro.
Da un partito che è sul punto di sfaldarsi ad un altro che già ha delle spaccature evidenti al suo interno. Naturalmente si tratta del Partito Democratico. Crozza riflette sulla perdita di voti alle Regionali in Emilia Romagna e sfotte Matteo Renzi: “Matteo, se perdi anche i voti di Gianni Morandi sei davvero alla fine!” Alla fine della carriera politica come Crozza dipinge Pierluigi Bersani, che da tempo ha perso il suo peso all’interno del partito di riferimento del centrosinistra. E l’ex segretario canzona a tempo di musica l’attuale leader del Pd con una versione rivisitata di “Un mondo d’amore” di Gianni Morandi.
M5S, Pd e ora tocca inevitabilmente a Forza Italia. Anche il partito di Berlusconi è rotto al suo interno. Crozza dice: “Quando penso a Forza Italia ho la stessa reazione di quando vedo un quadro al museo di arte contemporanea, capisco che c’è un significato ma non arrivo a capirlo!“. E la metafora artistica continua: “Forza Italia ha iniziato dalle cubiste ed ora è come un quadro cubista. Di certo un grande passo in avanti!“
Le difficoltà del centro destra impongono di trovare un nuovo leader. Forse Matteo Salvini? L’ipotesi è vagliata in modo divertente, con una scenetta che vede coinvolto Crozza in una parodia di ben cinque personaggi: Umberto Bossi, Matteo Salvini, Roberto Formigoni, Renato Brunetta e naturalmente Silvio Berlusconi. Dopo un lungo conciliabolo, i quattro decidono di mettere alla prova il finto “Salvini”. L’attuale leader della Lega è sotto esame come se fosse ad X Factor e alla fine il voto decisivo di Berlusconi lo premia, decretandolo nuovo capo della destra italiana. Pubblicità, si ritorna con il Viperetta.
Dopo la politica, il calcio. Arriva il patron della Sampdoria, Massimo Ferrero. Il bizzarro presidente blucerchiato vorrebbe provare a palleggiare, ma non capisce proprio come debba fare. A suo modo dichiara tutto il suo amore per il calcio: “Per me è gioia, è amore, è…dal!“. Crozza/Ferrero non capisce dove si trova, tanto che pensa di essere ad un quiz. Al suo intervistatore dice: “Ma sei Carlo Conti? Ti hanno fatto il bagno nella candeggina?” Attraverso questa caricatura, Crozza riflette ancora sulle recenti alluvioni che hanno colpito Genova: “Voglio uno stadio nel mare, anti alluvione e già allagato, così il Bisagno è fregato!” Il non-sense che caratterizza questa macchietta crea effetti davvero esilaranti. Ferrero è senza dubbio il personaggio più riuscito tra quelli proposti in questa edizione del programma.
Una delle meraviglie italiane è Samantha Cristoforetti. Crozza ammira moltissimo l’astronauta, la prima italiana nello spazio. Il comico critica aspramente quanto avvenuto in questa settimana in Rete, dove sono stati numerosi i commenti sessisti e offensivi nei confronti della donna. “Ragazzi, purtroppo siamo in un paese di bifolchi!”, afferma senza mezzi termini. Ed è ancora più critico verso il sistema dei media, che a suo giudizio ha completamente ignorato di seguire in diretta un evento storico come la prima missione di una donna italiana nello spazio.
Dalla Cristoforetti, eccellenza italiana, alle “meraviglie” (si fa per dire) del sistema Italia. Crozza passa in rassegna alcuni fatti di cronaca della settimana, tra cui la scoperta che il 90% delle banconote false diffuse nel mondo è realizzato a Napoli e che i consiglieri regionali abruzzesi hanno votato una norma che permetterà loro di ricevere in anticipo la buonuscita. La cosa ha fatto indignare persino Antonio Razzi, quello vero. E appena si parla di Razzi, Crozza non può esimersi dall’imitarlo, ma dopo il secondo stacco pubblicitario.
Ecco Antonio Razzi. Come sempre è intervistato da un giornalista fuori campo, che non riesce proprio a fargli capire le sue domande. Si parla di un film nel quale il senatore dovrà comparire: “Fare l’attore è sempre stato per me un sogno nel comò, lo tenevo insieme ai calzini e alle riviste zozze“, dice Razzi. “Sarà un film in 3D”? “No, penso che ci vorrà più di una settimana!” Attacco anche un po’al sistema cinema nel consueto dialogo che Razzi ha con il giornalista nel fuori onda: “Per prendere la parte ho azzoppato l’amico che mi aveva accompagnato, nel cinema sai che lavorano sempre gli stessi!” Ultima réclame, poi si chiude con Kazzenger.
Conclusione dello show, come da qualche venerdì a questa parte, affidata alla parodia di Voyager. Nei panni di un finto Roberto Giacobbo, Crozza spara quesiti a raffica, tutti contraddistinti da un tratto in comune: il paradosso. “Ha più tentacoli un polpo in mare o un italiano davanti ad un buffet gratuito?” “E’vero che quando Attila discese nel nostro Paese, appena lo vide esclamò ‘Italia Unno?'” Anche in quest’ultima imitazione, Crozza trattiene a stento il ridere. Resistere a battute così assurde risulta difficile anche per lui.
La decima puntata di “Crozza nel paese delle meraviglie” andrà in onda venerdì 5 dicembre, alle 21.10, sempre su La7.