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Ospite della puntata Walter Veltroni, che la conduttrice introduce come persona stimata per la sua onestà intellettuale. Il programma, spiega la Ferilli, parla della vita, perciò le domande riguarderanno sia la vita privata che l’aspetto pubblico dell’intervistato. Con un’accortezza: le luci dello studio diventeranno rosse nel primo caso, blu nel secondo.
Segue quindi un video biografico su Veltroni, passando attraverso il ruolo di sindaco della capitale, segretario del Pd e il suo film Quando c’era Berlinguer.
L’impronta di Luca Zanforlin come autore si nota subito, sia nel brano di apertura, spesso usato ad Amici, che nell’utilizzo degli rvm. La conduttrice intanto, con una cadenza più romana che mai, manifesta continuamente stima per il suo ospite.
Il primo rvm è una clip tratta dal film L’attimo fuggente, la scena in cui i ragazzi salgono sui banchi, e la prima domanda è la seguente: perché è la tua scena preferita? Dalla ribellione degli alunni di Robin Williams si passa ai ricordi delle superiori: una vita piena di passioni, e ai giovani di oggi bisognerebbe ricordare di non trascorrere il tempo contemplandosi nei selfie.
Ancora rvm: Beniamino Placido, intellettuale a cui Veltroni si dice molto affezionato. La domanda successiva invece, è una riflessione che parte da un oggetto: la conduttrice fa entrare un televisore, e Veltroni risponde che è l’oggetto a cui dobbiamo l’innalzamento della cultura in Italia, a partire dall’alfabetizzazione.
Riguardo ai contenuti “popolari”, l’ex sindaco di Roma è convinto che la sinistra non possa assumere un atteggiamento altezzoso, motivo per cui lui aveva allegato all‘Unità l’album di figurine dei calciatori.
Cosa guarda invece in tv? Lo sport, Il Testimone di Pif e Gazebo, pochi talk.
Si continua rievocando la figura del padre Vittorio, giornalista Rai che aveva convinto Mike Bongiorno a rimanere in Italia, prevedendogli un grande futuro professionale, era stato lo stesso Bongiorno a ringraziarlo in tv.
Appassionato di musica, Veltroni osserva che una volta questa era un’esperienza collettiva unificante; oggi i ragazzi ne ascoltano molta, ma in maniera individuale grazie agli mp3 e YouTube. Dopo un contributo di Renzo Arbore che lo descrive come un uomo dalla grande sensibilità artistica, la Ferilli introduce l’argomento politica; si parte dal filmato delle dimissioni da parlamentare di Veltroni. Lui descrive la politica come un’esperienza collettiva e allo stesso tempo una sfida: qualcosa che dà senso alla propria esistenza. Ma deve diventare un lavoro, non un mestiere; il potere politico deve essere un mezzo per realizzare degli obiettivi, non il fine. Essere di sinistra poi, significa guardare sempre con speranza al futuro.
La puntata prosegue alternando rvm e risposte: Pietro Mennea, il professore di educazione fisica, il tifo per la squadra di basket romana Virtus, la figura di Oriana Fallaci.
Viene introdotto un nuovo oggetto: il Vangelo. L’ospite infatti, di cui ci vengono mostrate alcune immagini al fianco di Papa Giovanni II, lo aveva allegato all’Unità; la Ferilli non si trattiene e si sbrodola in complimenti stucchevoli sulle “cose belle” fatte dal suo amico.
Inevitabile che l’intervista tocchi anche la professione giornalistica dove, a discapito dei bravi professionisti, molti si rivelano diffusori di notizie false. C’è invece bisogno di un giornalismo che proponga delle analisi che vadano in profondità.
Per chi non lo sapesse, Walter Veltroni ha doppiato il tacchino nel film d’animazione Chicken Little, perciò la conduttrice lo sottopone ad un’improvvisazione. Sempre sulla scia dell’amore per il cinema, che Veltroni ama in quanto luogo in cui il tempo si ferma, vediamo una clip del suo docufilm Quando c’era Berlinguer. Ne ha inoltre girato un altro, stavolta con protagonisti i bambini: il titolo è I bambini sani, e uscirà l’anno prossimo.
Ci avviamo verso la conclusione: altro rvm con la pasticcera, l’edicolante e il libraio di fiducia, che lo conoscono da sempre.
Poi l’Africa, ai cui abitanti si deve dare non il pesce, ma la canna da pesca: puntare sullo studio come mezzo per farcela.
Finalmente, alle 22.23, dopo un’interminabile ora e mezza di faccia a faccia con Veltroni, arriva il momento della firma del contratto: l’ospite si impegna a lottare per il bene del Paese.
La conduttrice chiude la puntata di debutto del talk show ancora una volta in adorazione per l’intervistato che, se casomai non si fosse già capito, stima molto. La sigla finale ripercorre alcuni momenti della serata.