La parodia, messa in ottima posizione, nella prima parte del talk show domenicale di Rai2, ha spaziato a 360 gradi sulla personalità del patron e sulle sue “mire” future su altri personaggi del mondo dello spettacolo. . Becchetti ha fatto l’elogio delle sue trasmissioni, ha lodato Sabrina Ferilli che ha esordito venerdì sera con il suo nuovo programma Il contratto, e ha svelato di avere intenzione di fare un nuovo reality. Di che si tratta? ha chiesto Nicola Savino, il padrone di casa: vorrei condurre Albano e Romina su un’isola deserta e lasciarli soli con un panino e un bicchiere di vino. Naturalmente il reality si chiamerebbe Felicità.
{module Google richiamo interno} Sono seguite battute sui motivi per i quali la nuova tv è stata chiamata Agon Channel (Agon significa alba in albanese) e sulla organizzazione del canale: registriamo a Tirana, la sede legale è a Londra, il commercialsita si trova a Nairobi ma confezioniamo tutto in Romania. E ancora: si è registrato anche il tentativo del Becchetti- Pantani di fare “spesa di artisti” in diretta su Rai2. “I nostri comici ce li teniamo ben stretti, risponde Savino al falso patron che insinua: avrei un progettino…
Ma i progettini di Becchetti fino ad ora si sono dimostrati davvero alquanto antiquati. Dal reality My bodygard con Maddalena Corvaglia a Una canzone per centomila,condotto da Pupo, fino a Il contratto il lunghissimo e noioso faccia a faccia con i personaggi del mondo dello spettacolo, dell’attualità, della politica. Anche le news sanno di dejà vu e di antiquato. Non si riscontra un’idea di rilievo se non il tentativo di tallonare la tv generalista cercando di copiarne alcuni schemi.
Una canzone per centomila, ad esempio, ha riportato in vita (televisiva) personaggi come Ana Laura Ribas e Maria Teresa Ruta e Sandro Giacobbe.Insomma si ha la sensazione di assistere ad una tv amatoriale nella quale tutto il contorno scenografico e di allestimento spettacolare è davvero ridotto al minimo. Lo studio dove si svolge l’intervista di Sabrina Ferilli, ad esempio, è scarno, vuoto. Certo questo puà anche essere voluto, per dare importanza all’ospite di turno. ma questa rudimentale ambientazione si nota anche in tutti gli altri programmi.
Difficile, in queste condizioni e con tali presupposti, convincersi a puntare il telecomando sul canale 33 del digitale terrestre. E non c’è parodia che tenga.