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Il conduttore apre la serata presentando i suoi ospiti, già muniti di accappatoio per il primo esperimento: si tratta di Dario Vergassola, Elisa Di Francisca e Katia Follesa. Come sempre, sono presenti i professori Stefano Meinardi e Anna Moles.
La prima a farlo per scienza è la Di Francisca, che indossa una muta sotto l’accappatoio. La sportiva raggiunge alcune professioniste del nuoto sincronizzato, che la aspettano nella piscina sistemata in studio: in acqua, una cuffia di lattice viene allargata al punto tale che la ragazza riesce a entrarvi.
Si passa quindi al primo filmato d’importazione: si parla di conformismo. Davanti a qualcuno che fissa un punto per strada, i passanti si sentono obbligati a fermarsi pure loro; il risultato è una serie di persone che guarda il nulla.
Si torna in studio: si possono mangiare sei cracker salati senza bere acqua? Il compito si rivela impegnativo.
Giusti va dai bambini, a cui mostra come del sapone possa “allontanare” l’inchiostro che colora del latte.
A La papera non fa l’eco è arrivato un nuovo ospite, Max Tortora, che riesce a suonare un pianoforte fatto di banane.
Sapevate che l’apertura delle nostre braccia corrisponde alla nostra altezza?
Il conduttore lancia il secondo video: l’ipotesi è che toccare qualcuno sulla parte superiore del braccio aiuti ad ottenere ciò che si vuole. Viene effettuato un test in un ristorante, ed effettivamente il contatto fisico facilita una delle cameriere, che ottiene più mance.
Subito dopo, viene dimostrato che una bottiglia messa dentro uno scarpone può essere aperta senza apribottiglia; basta sbattere lo scarpone.
In compagnia di Rosita Celentano, scopriamo che le donne ritengono alcune movenze più sexy di altre, a dispetto dell’aspetto fisico.
Anche Max Tortora deve “farlo per la scienza”: sulle orme di Moreno durante una delle scorse puntate, il comico deve scalare una parete di quattro metri grazie alla potenza di un aspirapolvere. Vicino a lui, il conduttore; dopo un po’ Tortora abbandona la sfida, rinunciando a salire fino in cima.
Arriva il momento delle curiosità del pubblico: davvero le persone sono più felici il sabato pomeriggio intono alle 19.00? Il professor Meinardi risponde citando Leopardi, che ne Il sabato del villaggio sosteneva sosteneva che la gioia sta nell’attesa della festa.
Quando starnutiamo, siamo portati a chiudere automaticamente gli occhi; Katia Follesa e Dario Vergassola si sfidano dunque a colpi di starnuti cercando di tenere gli occhi aperti. Giusti li aiuta facendo loro respirare pepe e cumin; la Follesa riesce in parte, per cui l’esperimento è parzialmente riuscito.
Ancora un video: i batteri, a partire dal water, possono raggiungere lo spazzolino da denti fino a 1,8 metri di distanza. Quando si tira lo sciacquone infatti, avviene un processo di nebulizzazione per cui, avverte il video, la prossima volta che vi lavate i denti, pensate a cosa si è poggiato su quelle setole.
Infine, ultimo esperimento: si può sollevare un uomo seduto su una poltrona grazie a del semplice velcro? Cavia sarà il conduttore stesso, ma sotto di lui, a terra, ci sarà Vergassola. Purtroppo per lui però, Meinardi spiega che per sollevare un uomo di 80 chili bastano 5 centimentri quadrati di velcro; avendone usati circa una ventina, Giusti coinvolge uno spaventatissimo Vergassola.
L’esperimento riesce; con un uomo che soffre di vertigini in braccio e da 5 metri di altezza, Giusti ne approfitta per ringraziare il pubblico; il programma si conclude qui. E dati i bassi ascolti ottenuti, 4,72% di share finora, chissà se la Rai deciderà di replicare.